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Ragazzino 15enne disabile aggredito da baby gang, sputi in faccia e spintoni: “Volevano le sigarette”

“Non è la prima volta che succede. Preso di mira perché disabile, lo chiamano storpio e ritardato” ha raccontato la mamma del 15enne.
A cura di Antonio Palma
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Una semplice passeggiata spensierata in un giorno festivo si è trasformata in una vera e propria aggressione per un ragazzino disabile toscano preso di mira da una baby gang in strada. Avvicinato da un gruppo di coetanei, minacciato e infine aggredito a spintoni e sputi solo perché pretendevano da lui delle sigarette che non aveva. È la terribile esperienza di cui è stato vittima un ragazzino disabile di 15 anni la cui unica colpa è stata quella di fermarsi in strada perché stanco dopo una passeggiata.

L’episodio, raccontato dalla madre dell’adolescente a La Nazione, è avvenuto tra il tardo pomeriggio e la prima serata di domenica scorsa a Firenze. Il minore, con problemi fisici e visivi, dopo una camminata tra le strade del capoluogo toscano, stava rientrando a casa ma era stanco e aveva deciso di sedersi su un muretto nella zona dell’Oltrarno, nei pressi di piazza dei Nerli.

Qui però è stato notato da un gruppo di bulli sui coetanei, ragazzini che probabilmente scorgendo una possibile facile preda non ci hanno pensato su due volte prima di prenderlo di mira. Secondo il racconto che lo stesso quindicenne ha fatto alla madre, che poi ha sporto denuncia formale ai carabinieri, il branco lo ha circondato obbligandolo a consegnare l’unica sigaretta che aveva in mano. Non contenti, gli avrebbero intimato di dare l’intero pacchetto che lui però non aveva. A questo punto è stato perquisito con la forza, infine spintonato e preso a sputi tra risate e derisione del branco.

Purtroppo non sarebbe la prima volta che l’adolescente viene preso di mira dai coetanei, i soprusi andrebbero avanti da tempo tanto da spingere la famiglia del ragazzo a cambiargli scuola. “Non è la prima volta che succede. Preso di mira perché disabile, lo chiamano storpio e ritardato" ha raccontato la mamma del 15enne.

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