Ragazzina di 13 anni partorisce un figlio: chiesta condanna a 4 anni per il “compagno” di 32 anni

Quattro anni di reclusione. E' la condanna richiesta dal pubblico ministero di Padova Marco Brusegan per un uomo trevigiano di 32 anni, appartenente alla comunità Sinti, legato a una ragazzina di 13 anni vicentina che ha dato alla luce a novembre una figlia. L'uomo, difeso dall'avvocato Andrea Zambon, è accusato di atti sessuali con minore. La giovane e la piccola sono state affidate allo staff di una casa famiglia, e a breve anche il Tribunale dei Minori di Venezia si esprimerà sulla patria potestà dei genitori dell'adolescente, che l'avevano data in "sposa" al 32enne. Il legame tra i due – stando a quanto accertato dall'accusa – riguarda un rito Sinti privo di valore per la legge italiana, un'unione che l'uomo ha più volte rivendicato, anche opponendosi all'allontanamento impostogli dai Carabinieri. A far scattare la denuncia erano stati i servizi sociali di Padova, allertati dai medici del reparto di Ginecologia dell'ospedale. La ragazzina è stata allontanata sia dalla famiglia di origine che dall'uomo; la sentenza è attesa il 12 febbraio prossimo.
Lo scorso ottobre dopo la denuncia subita e dopo che la ragazzina era stata affidata ai servizi sociali il trentaduenne si era così sfogato con Il Gazzettino. "Non so nemmeno in quale comunità sia stata portata, non ci è stato detto niente di niente. Ribadisco che lei era consenziente e che nella nostra cultura rimanere incinta a tredici anni non è un problema. Noi siamo brave persone e io nutro un forte sentimento e grande rispetto per lei. Siamo nati in Italia, i miei genitori e i miei nonni sono italiani. Ho sempre vissuto qui, tra Cittadella e Fontaniva. Per mantenermi vado a raccogliere ferro vecchio e a fare le pulizie in casa. Io e lei stiamo assieme da un anno e mezzo e questo figlio per noi è solo un grande regalo di Dio".