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Raffalele Lioce, l’operaio che ha trovato il corpo: “Era in putrefazione, su di lui giornali e rifiuti”

A Chi l’ha visto? nella puntata di questa sera il racconto dell’operaio che ha trovato il corpo senza vita di Raffaele Lioce, l’accumulatore seriale di Foggia: “Su di lui c’erano indumenti, giornali e altri rifiuti”.
A cura di Ida Artiaco
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"Su di lui c'erano indumenti, giornali e altri rifiuti. Ero andato lì per sgomberare, non mi aspettavo di trovare un cadavere. Era in putrefazione, credo sia morto mesi prima".

A parlare ai microfoni di Chi l'ha visto? nella puntata andata in onda questa sera, mercoledì 22 marzo, è l'operaio che nei giorni scorsi ha trovato il corpo senza vita di Raffaele Lioce, l'80enne di Foggia accumulatore seriale: il cadavere era seppellito sotto una coltre di immondizia, che l'uomo aveva accumulato nel corso degli anni.

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È stato proprio dopo che la trasmissione di Rai 2 condotta da Federica Sciarelli si è interessata al caso che è arrivato l'ordine di sgombero dell'appartamento in via Mazzini 42, dove Raffaele viveva da solo.

Era il primo marzo scorso, quindi 16 giorni prima del ritrovamento del cadavere dell'80enne, che gli inquilini del palazzo si sono rivolti per la prima volta disperati a Chi l'ha visto? perché da mesi, almeno da dicembre, non solo non avevano più notizie di Raffaele, ma perché dalla sua casa, la cui porta era stata lasciata aperta, uscivano insetti, topi e un odore nauseabondo.

La bonifica della casa di Lioce è stata ordinata il 2 marzo con una ordinanza commissariale all'amministratore di sostegno, l'avvocato Marcello Sacco, perché "c'è una situazione di pericolo per la salubrità pubblica". Bonifica che avrebbe dovuto essere conclusa entro 5 giorni.

Poi, il 17 marzo, il corpo di Raffaele è stato trovato dagli operai della ditta chiamati a ripulire la sua casa. "Ora vogliamo stare in sicurezza, abbiamo insetti che ci entrano in casa e la porta è stata lasciata aperta come se nulla fosse successo lì dentro. Ci vuole una ditta specializzata che ci aiuti subito a sanificare l'area", è l'appello lanciato ancora una volta dai condomini.

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