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Raffaele, Alessandro e Carmine morti nello schianto, fermato l’altro automobilista: positivo alla droga

Il 29enne, conoscente delle vittime, è accusato di omicidio stradale dopo che i risultati dell’esame del sangue hanno rivelato che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida.
A cura di Antonio Palma
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C'è un fermo per il drammatico incidente in cui hanno perso la vita i tre giovani amici di Biella sabato sera sulla Provinciale 230 all’altezza di Busonengo, nel Vercellese. Si tratta dell'automobilista dell'altra vettura coinvolta nel drammatico schianto, un 29enne sempre di Biella e conoscente delle vittime. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di omicidio stradale dopo che i risultati degli esami del sangue, svolti in ospedale, hanno rivelato che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida.

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Il giovane era rimasto ferito a sua volta nello schianto tra la sua Bmw e l'auto su cui viaggiavano le tre vittime, una lancia Y guidata da un altro ragazzo ora in gravissime condizioni in ospedale. Il ventinovenne era stato soccorso e trasportato in ospedale dove era stato ricoverato ma non è mai stato in pericolo di vita. Come da prassi era stato sottoposto agli esami per alcol e droga. Esami che hanno confermato la positività e fatto scattare il fermo.

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Attualmente il 29enne si trova ancora ricoverato per le ferite riportate nello schianto all'ospedale Sant'Andrea di Vercelli. Proprio qui nelle ore successive alla tragedia ha rischiato di essere aggredito da parenti delle vittime, i 17enni Raffaele Petrillo  e Alessandro Messina, e il 22enne Carmine Marotta. Tutti infatti lo conoscono perché frequenta gli stessi luoghi del giovani vittime con cui in passato aveva avuto anche frequentazioni e molti degli amici delle vittime lo accusano di aver invaso la corsia opposta durante una manovra azzardata.

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Sulla dinamica esatta dell'incidente però le indagini proseguono e si sta cercando di stabilire eventuali responsabilità. Gli inquirenti al momento non escludono alcuna ipotesi, dalla manovra sbagliata alla distrazione. Resta ricoverato in gravissime condizioni intanto il giovane al volante della Lancia Y, il 21enne Stefano Tiani, che è stato estratto dalle lamiere e soccorso e ora lotta tra la vita e la morte in un letto d’ospedale a Novara. Anche lui risulta indagato come atto dovuto per consentire i rilievi.

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