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Prof aggredito dopo una nota, è libero il padre dell’alunna: “Ora ho paura di subire ritorsioni”

Tornato in libertà il padre della studentessa dell’istituto Majorana di Bari che era stato arrestato con l’accusa di aver aggredito Vincenzo Amorese, docente di sua figlia. Il professore: “Non posso nascondere un senso di indignazione a questa notizia”.
A cura di Susanna Picone
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Il professore Amorese intervistato da La vita in diretta
Il professore Amorese intervistato da La vita in diretta

È tornato libero l'aggressore del professor Vincenzo Amorese, il docente di diritto ed economia picchiato a scuola lo scorso settembre, mentre si trovava nell’istituto Majorana di Bari. Ad aggredirlo, alcune persone che lo avevano preso a schiaffi dopo che lui aveva messo una nota a una studentessa.

Per quell’episodio era finito in manette il padre della studentessa “punita” dalla nota, un uomo di 34 anni che era ai domiciliari ma che adesso è tornato in libertà. Ha parlato del provvedimento, senza nascondere i suoi timori, lo stesso professore Amorese apparso davanti alle telecamere de “La Vita in Diretta”.

“Non posso nascondere un senso di indignazione alla notizia che l’aggressore che ha provocato questo momento drammatico della mia vita sia stato rimesso in libertà dagli arresti domiciliari”, ha detto il docente al giornalista. Docente che ha parlato anche delle minacce che avrebbe ricevuto dalle altre persone coinvolte nell’aggressione, compreso un complice del 34enne e la mamma della ragazzina.

Una donna che, come si leggeva nell'ordinanza di custodia cautelare eseguita nei confronti del padre della studentessa, pronunciava tali parole riferendosi al prof: "Se lo avessi preso io, gli avrei staccato la testa per giocare a pallone nel cortile”.

“Ho paura, potrei ancora essere oggetto di ritorsione, ho un senso di angoscia e ansia”, dice adesso il professore. Che conclude affermando, ancora una volta, di ritrovarsi “in questa situazione drammatica solo per aver svolto il mio dovere”.

L’aggressione del professore a Bari aveva suscitato molte polemiche anche dopo le dichiarazioni della preside della scuola e dello stesso docente, rilasciate in alcune interviste. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, quel giorno la studentessa sarebbe arrivata a scuola alla seconda ora, senza giustificazione. Per questo il docente l’avrebbe rimproverata e lei avrebbe iniziato a disturbare la lezione e a quel punto Amorese le avrebbe messo una nota.

Poco dopo l’aggressione: probabilmente avvisato dalla stessa ragazzina, il padre che poi è stato arrestato è arrivato a scuola con un altro uomo. "Vieni qua, dobbiamo parlare", avrebbero detto al professore. Poi le botte.

Due docenti avrebbero confermato la versione di Amorese, sostenendo che la studentessa stava disturbando in classe. Le stesse avevano riferito agli agenti che l'alunna, dopo la nota, aveva detto ad alcune amiche di dire che il docente aveva l'abitudine di guardare il fondoschiena delle alunne. Circostanza smentita dalle stesse professoresse.

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