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Processo Ciro Grillo

Processo Ciro Grillo, per la prima volta in aula anche i genitori della ragazza che denunciò stupro

Nell’udienza in programma il prossimo 8 febbraio nell’ambito del processo per stupro nel quale è imputato Ciro Grillo, figlio di Beppe, sono stati chiamati a testimoniare per la prima volta i genitori della studentessa italo norvegese che denunciò la violenza.
A cura di Ida Artiaco
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Ciro Grillo (foto Instagram).
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Per la prima volta dall'inizio del processo nel quale è coinvolto Ciro Grillo, saranno sentiti come testimoni nella prossima udienza prevista per l'8 febbraio, che si potrebbe definire chiave, i genitori della studentessa italo norvegese che denunciò lo stupro.

La mamma e il papà della ragazza sono stati chiamati a testimoniare da Gregorio Capasso, procuratore capo di Tempio Pausania. Entrambi i genitori sono assistiti da Giulia Bongiorno, avvocato e senatrice della Lega.

Fu proprio la donna ad accompagnare la figlia nove giorni dopo il presunto stupro alla Clinica Mangiagalli di Milano per una visita. E ai carabinieri del capoluogo lombardo raccontò di aver notato come la ragazza fosse cambiata quando la raggiunse in Sardegna in quell'estate del 2019, quando si sarebbero verificati i fatti contestati.

Ciro Grillo
Ciro Grillo

Il figlio di Beppe Grillo, attore e fondatore del Movimento 5 Stelle, è accusato di violenza sessuale di gruppo insieme ad altri tre ragazzi, tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Il reato sarebbe avvenuto nel luglio del 2019 a Porto Cervo, in Sardegna, nella villa di famiglia, dopo che i giovani avevano trascorso la serata al Billionaire.

In aula ci saranno anche due amici milanesi della presunta vittima, che ha raccontato di essere stata stuprata a turno dai 4 giovani: si tratta di un ragazzo e una ragazza che avevano avuto contatti e raccolto confidenze della ragazza nelle ore e nei giorni successivi ai fatti. Verrà ascoltata anche l'amica che era con la studentessa la sera della presunta violenza.

Nella casa di Porto Cervo la studentessa aveva detto di essere stata costretta a bere vodka, quindi stuprata prima da Corsiglia e poi anche dagli altri tre. E tutte le violenze sarebbero state filmate: i video e le foto sono stati sequestrati e ammessi agli atti del processo.

Il quinto testimone chiamato a deporre è invece un consulente del pm che ha tradotto alcuni messaggi tra la studentessa e una sua amica norvegese.

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