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Precipita dal tetto durante una cena tra amici, aperta un’inchiesta sulla morte di Filippo Novello

La procura di Trieste ha aperto un’inchiesta sulla morte di Filippo Novello trovato morto nel cortile interno di un palazzo a Trieste al termine di una cena tra amici. Il 34enne, uscito a fumare in terrazza, sarebbe precipitato dal settimo piano per motivi ancora da chiarire.
A cura di Chiara Ammendola
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Filippo Novello
Filippo Novello

Saranno le indagini a chiarire cosa sia accaduto sul tetto del condominio di via Milano a Trieste dal quale è precipitato il 34enne Filippo Novello nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Un atto dovuto quello della Procura della Repubblica di Trieste diretta da Antonio De Nicolo che ha aperto un fascicolo per fare luce sulla morte del giovane.

Quella sera infatti il 34enne di Manzano è precipitato nel vuoto dal tetto del condominio di sette piani sul quale era salito, pare, per provare ad aggiustare un'antenna. Almeno secondo quanto riferito dai presenti. Filippo si trovava in via Milano per una cena tra amici, tra i quali c'era anche un suo fratello Alberto. Secondo quanto ricostruito finora dagli agenti di polizia, sembra che l'uomo a un certo punto sia uscito sul terrazzo per fumare e, nell'occasione, abbia provato provato a riparare un'antenna installata sul tetto.

Per farlo avrebbe utilizzato una scaletta che porta sul tetto. Nel raggiungere l'antenna è probabile che abbia poggiato il piede su una rete installata per impedire l'ingresso a protezione di una corte interna: il peso eccessivo dell'uomo avrebbe rotto la rete facendolo precipitare per diversi metri nel vuoto. Dunque un tragico incidente, del quale però non si sarebbero accorti gli amici e il fratello che hanno raccontato agli inquirenti di non aver sentito nulla.

Solamente dopo un po’ non vedendolo rientrare avrebbero iniziato a cercarlo chiamando anche i vigili del fuoco perché la corte interna era chiusa. Il fascicolo aperto dalla Procura è stato affidato al Pm Maddalena Chergia: al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato. L’obiettivo è comprendere l’esatta dinamica dell'accaduto.

Intanto in un post condiviso sul proprio profilo Facebook, il fratello Alberto, presente alla cena la sera dell'incidente, ha voluto salutare così Filippo: “Non c’è un modo semplice per lasciarti andare. Avrei voluto riabbracciarti almeno un’ultima volta. Ma almeno sono felice che fossimo assieme fino a 3 minuti prima. Spero tu non abbia sofferto”.

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