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Pordenone, mamma scende a fumare in stazione ma il treno riparte con i figlioletti a bordo

Protagonista della vicenda una signora austriaca in viaggio in Italia coni suoi tre figlioletti, due ragazzini di undici anni e uno di dodici anni. Dopo l’iniziale panico, la donna ha contattato la polizia ferroviaria che si è subito attivata avvertendo il capotreno e i colleghi nella stazione di arrivo che hanno preso in custodia i minori.
A cura di Antonio Palma
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Si sa che il fumo fa molto male alla salute ma alcune volte per stare dietro al brutto vizio ci si distrae troppo rischiando anche altro. Lo sa bene a sue spese una donna in viaggio in treno con i suoi due figlioletti che per fumarsi la solita sigaretta ha visto il convoglio partire davanti ai suoi occhi con bagagli ma anche i minori a bordo. L'episodio è accaduto nelle scorse ore alla stazione di Pordenone e vede come protagonista una signora austriaca in viaggio di piacere in Italia. Il convoglio ferroviario su cui viaggiava si era fermato per una breve sosta per far scendere e salire i passeggeri nella stazione friulana. La donna, che già era in viaggio da lacune ore, quindi ha approfittato subito del momento per concedersi una fumata.

La signora è scesa sul marciapiede ma si è distratta un po' troppo così non si è accorta in tempo che il treno stava richiudendo le porte per rimettersi in viaggio. Comprensibile il panico quando ha capito che il convoglio ripartiva verso Venezia con i tre figli minori a bordo, due ragazzini di undici anni e uno di dodici anni. Dopo i primi momenti di smarrimento, la signora si è messa subito in contatto con il locale posto di polizia ferroviaria, raccontando quanto accaduto poco prima. Gli agenti polfer quindi hanno allertato subito il capotreno del convoglio, raccomandandosi di prendere in custodia i minori a bordo, e successivamente i colleghi di Venezia. I ragazzini così sono scesi regolarmente nel capoluogo veneto dove sono stati presi in consegna dagli agenti della polizia ferroviaria di Venezia Santa Lucia in attesa che la madre li raggiungesse con un successivo convoglio da Pordenone. Per tranquillizzarli gli operatori li hanno anche messi in contatto telefonico con la mamma.

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