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“Pomeriggio splendido poi coltellate improvvise”, il racconto del papà ferito dal figlio 14enne a Pordenone

È distrutto dal dolore mentale più che fisico il 55enne accoltellato dal figlio 14enne a San Vito al Tagliamento. L’uomo aveva incontrato il ragazzo per ricucire un rapporto dopo l’allontanamento seguito alla separazione dei genitori. “Abbiamo chiarito di tutto. Eravamo felici, poi le coltellate improvvise” ha raccontato l’uomo che ora vorrebbe rivedere il figlio.
A cura di Antonio Palma
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Non sa dare una spiegazione logica all'accaduto il papà accoltellato all'improvviso dal figlio 14enne a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, quindici giorni fa. Il 55enne, che rimane ricoverato in ospedale, parla di un gesto improvviso e inatteso del ragazzino, ancora di più perché arrivato al culmine di un pomeriggio trascorso insieme e che definisce "splendido".

"Abbiamo chiarito di tutto e di più con calma, tranquillamente. Eravamo felici" ha raccontato al Gazzettino il papà  che si sente ora distrutto e vorrebbe rivedere il figlio che però è recluso in un struttura minorile di Treviso con l'accusa di tentato omicidio.

I due si erano visti fin dall'ora di pranzo, all'uscita di scuola dell'adolescente, e avevano trascorso l'intero pomeriggio insieme. Doveva essere uno degli incontri di riavvicinamento dopo la separazione dalla madre del ragazzo e un lungo allontanamento anche a causa della lontananza. I genitori del 14enne infatti sono separati da tempo e l'uomo si è ricostruito una nuova famiglia lontano.

Quel giorno aveva fatto oltre 400 km per l'incontro, che prevedeva anche l'appuntamento con uno psicologo facilitatore genitoriale, e sembrava essere perfettamente riuscito. Solo in serata il gesto improvviso e violento che poteva costargli la vita. "Mi doveva prendere un libro a casa. Era buio e io ero sereno. Con il motore acceso l'ho aspettato, è tornato, mi ha messo il libro tra i due sedili. Non l'ho guardato, ho messo le mani sul volante e mi ha colpito con una coltellata alla testa. Non ho provato dolore, tanto ero stupito, ma gli ho gridato perché, perché, perché" è il drammatico racconto del 55enne.

"Io ero il suo eroe e ho mancato il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, non sono potuto stargli vicino quanto volevo" ha ammesso l'uomo negando però qualsiasi litigio prima dell'accoltellamento così come violenze prima della separazione.

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