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Pisa, trovato in auto con un coltello nel petto: si è avvelenato con la trielina e si è ucciso

Un cadavere in un’auto, in un parcheggio alla periferia di Pisa, con un coltello infilato nel petto. Da subito è stato ipotizzato il gesto volontario e con il passare delle ore l’ipotesi si è fatta sempre più concreta. L’uomo, un quarantunenne, si è avvelenato prima di conficcarsi l’arma nel petto.
A cura di Susanna Picone
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Immagine di repertorio
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A Ospedaletto, area industriale di Pisa, in un'auto è stato ritrovato il corpo senza vita di un uomo. Si tratta di un quarantunenne che, a quanto emerso, aveva un coltello da cucina conficcato nel petto. Immediato dopo il macabro ritrovamento, compiuto in un parcheggio da un passante domenica mattina, è scattata la chiamata al 118 e alla polizia, ma per l'uomo non c'era più niente da fare. Sul posto è intervenuta, oltre agli agenti della squadra mobile di Pisa, anche la polizia scientifica per i rilievi. Secondo una prima ricostruzione, il quarantunenne si sarebbe suicidato. I quotidiani locali scrivono che la vittima è un operaio originario di Cascina (Pisa) con una vita apparentemente normale. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti dopo la visione delle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza piazzate sul parcheggio Unieuro, a Ospedaletto in via Scornigiana, davanti alla Conbipel, l’uomo si sarebbe anche avvelenato prima di conficcarsi nel petto un coltello da cucina.

L’analisi delle videocamere conferma l’ipotesi del gesto volontario – Secondo quanto si è appreso, il quarantunenne avrebbe raggiunto il parcheggio a Ospedaletto intorno alle 5.00 del mattino e, sceso dall'auto, avrebbe bevuto una bottiglia di trielina che aveva nel bagagliaio. Poi sarebbe tornato in auto. A quel punto si è accoltellato. Le immagini del sistema di videosorveglianza avrebbero confermato che l'uomo ha fatto tutto da solo. Alle 9, poi, un passante lo ha visto e ha dato l’allarme. La salma della vittima è stata trasferita all'Istituto di medicina legale dell'università di Pisa a disposizione dell'autorità giudiziaria che deve decidere se disporre l'autopsia oppure restituire il corpo alla famiglia.

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