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Torino, le spezzano le unghie fuori da scuola, quindicenne perseguitata dalle compagne

Una ragazza di 15 anni di origini marocchine è stata aggredita da tre coetanee non lontano dalla scuola, mentre era in attesa dell’autobus che l’avrebbe riportata a casa.
A cura di Davide Falcioni
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Ennesimo episodio di bullismo, questa volta a Pinerolo, dove una ragazza di 15 anni di origini marocchine è stata aggredita da tre coetanee non lontano dalla scuola, mentre era in attesa dell'autobus che l'avrebbe riportata a casa. Alla giovane è stata tirata una pallonata in faccia, poi sono seguiti calci, pugni e insulti. Per finire, le sono state spezzate le unghia finte.

Il pestaggio è stato filmato da un'altra ragazza, che poi ha fatto vedere il video a due professori. Il filmato farà parte degli atti dell’indagine per bullismo che nel frattempo è stata avviata dalla procura dei minori. La vittima dell'aggressione e i suoi genitori hanno infatti sporto denuncia ai carabinieri di Pinerolo. Ma anche la scuola nel frattempo ha preso dei provvedimenti nei confronti delle tre bulle, tutte coetanee.

Neppure le denunce e gli avvertimenti della scuola sono però bastati: nei giorni successivi all’episodio infatti la quindicenne è stata di nuovo minacciata e presa di mira dallo stesso gruppetto di compagne, tanto che sono state presentate altre due integrazioni alla prima denuncia.

I fatti risalgono al primo pomeriggio del 26 ottobre, quando la vittima stava passeggiando con un connazionale chiacchierando in lingua araba. I due vengono incrociati da un'altra ragazza che si dice convinta si stesse sparlando si lei, quindi cominciano le prime violenze. Sul posto intervengono anche due amiche che insistono con calci e pugni. La vittima, dopo che l’amico aveva allontanato il terzetto, va in pronto soccorso per farsi medicare, ma le minacce continuano su Instagram: "Sei una sfigata, appena ci sei a scuola finisco il mio compito".

Effettivamente il 3 novembre, durante l’intervallo, la vittima incrocia a scuola la ragazza che per prima l’aveva aggredita e che continua a intimorirla: "Con me non la passi liscia", le dice. Il 9 novembre, all’uscita da scuola, di nuovo lei e alcune complici le bloccano la strada impedendole di tornare a casa. "Vieni qua, hai qualche problema? Se hai qualche problema ti picchiamo di nuovo".

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