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Piccole Dolomiti, valanga travolge sciatori sul Carega: disperso un escursionista

Una valanga di grandi dimensioni ha travolto due escursionisti in gita sul Monte Carega, al confine tra Trentino e Veneto, nei pressi del rifugio Fraccaroli. Uno di loro è stato ritrovato, stabilizzato e trasportato in ospedale, mentre il compagno risulta disperso. Impegnato il soccorso alpino nelle ricerche, rese complicate dal maltempo.
A cura di Ida Artiaco
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Una valanga di grosse dimensioni, staccatasi dalle Piccole Dolomiti, ha travolto due sciatori, impegnati in un'escursione di sci alpinismo. Il fatto è avvenuto in località Pra degli Angeli, vicino al rifugio Fraccaroli, ai confini tra il comune di Recoaro Terme e Ala, tra il Trentino e il Veneto, sul monte Carega, a circa 2.259 metri di quota. Uno di loro è stato portato in salvo e trasferito all'ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere stato stabilizzato e dove si trova in rianimazione per i traumi riportati, mentre un altro sarebbe disperso. L'uomo sarebbe rimasto sepolto sotto la coltre di neve e i soccorritori sono ancora al lavoro per individuarlo. Il fatto è avvenuto attorno alle 12.30 di oggi, martedì 14 maggio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco e diverse squadre del Soccorso alpino, sia venete che trentine, impegnate nella ricerca e nella complessiva bonifica di tutta la superficie per escludere in assoluto ulteriori presenze.

L'eliambulanza di Verona emergenza, chiamata nel tentativo di trovare un corridoio di accesso, è purtroppo dovuta rientrare poiché le nubi si sono chiuse e non permettono l'avvicinamento. Nelle scorse ore era anche stata diramata l'allerta per le avverse condizioni meteorologiche nella zona: "Le ultime perturbazioni – si legge in una nota del Soccorso alpino – hanno portato fino a 70 cm di neve a quota 3000 metri e il forte vento ha creato accumuli di neve ventata. Il Soccorso Alpino Trentino ricorda di valutare attentamente le condizioni ambientali del luogo in cui si intende andare, prestando particolare attenzione all'esposizione e all'inclinazione dei pendii". Le montagne sono rese molto fragili dai continui sbalzi di temperatura degli ultimi tempi, passando repentinamente dal caldo al freddo. In zona c'è comunque ancora molta neve, nonostante la stagione in corso, per cui sono possibili valanghe spontanee.

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