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Piacenza, tragico tuffo nel fiume Trebbia: Fabio non riemerge e muore annegato

Un uomo di 49 anni ha perso la vita dopo esserti tuffato in acqua per una nuotata senza riuscire più a riemergere. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di domenica lungo il tratto piacentino del fiume Trebbia dove la vittima, Fabio Persico, era giunto insieme ad un gruppo di amici e parenti.
A cura di Antonio Palma
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Una tranquilla giornata in riva al fiume si è trasformata in tragedia nelle scorse ore a Marsaglia, nel Piacentino. Un uomo di 49 anni ha perso la vita dopo esserti tuffato in acqua per una nuotata senza riuscire più a riemergere. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di domenica lungo il tratto piacentino del fiume Trebbia dove la vittima, Fabio Persico, era giunto insieme ad un gruppo di amici e parenti. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, era prima di mezzogiorno quando il 49enne ha deciso di fare un tuffo dal quale però non è più riemerso morendo annegato.

Nonostante il tempestivo allarme lanciato da amici e famigliari, per l’uomo purtroppo non c’è stato nulla da fare. Sul posto son accorsi sia vigili del fuoco sia i soccorsi medici con un’ambulanza e un’automedica ma è stato tutto inutile. La centrale del 118 aveva inviato anche un elisoccorso che purtroppo è dovuto tornare indietro vuoto. I soccorritori e gli altri presenti hanno provato a rianimarlo dopo averlo tirato fori dall’acqua ma Fabio non si è mai più ripreso.

La tragedia improvvisa ha lasciato devastata la famiglia, l’uomo lascia una figlia ventenne, la mamma, un fratello e una sorella. Sconvolti dalla notizia anche i tanti che avevano conosciuto il 49enne, friulano di origini ma lombardo di adozione. Da tempo infatti viveva a Grumello cremonese , piccolo centro della provincia di Cremona. Sulla dinamica dell’accaduto stanno indagano ora i Carabinieri di Bobbio che sono intervenuti sul luogo della tragedia e hanno raccolto anche le testimonianze dei presenti. Visto che l'uomo viene descritto come un esperto nuotatore, l’ipotesi più probabile è quella di un malore  improvviso durante la nuotata la cui natura però resta tutta  da accertare

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