Pet therapy, anche l’ospedale di Asti apre le porte agli animali: potranno vedere i padroni
Come già accaduto in altre strutture italiane, anche l’ospedale di Asti dice sì alla pet therapy. E apre così le porte ai vari amici a quattro zampe che potranno entrare in alcuni reparti per restare accanto ai loro padroni ricoverati. La pet therapy viene impiegata a supporto della medicina tradizionale per la cura dei pazienti: la presenza di un animale amato può infatti agire positivamente sulla salute del malato e per questo sempre più spesso cani, gatti, cavalli e altri animali entrano in ospedale. Secondo gli esperti, possono essere diversi i benefici che i pazienti riceveranno dai loro amati animali in ospedale. Ad esempio, grazie a cani e gatti in corsia potranno essere eliminati alcuni disturbi come depressione, stress e ansia.
Cani e gatti dovranno superare diversi controlli veterinari specifici per entrare in ospedale – Ovviamente cani e gatti potranno andare a trovare il loro padrone solo a determinate condizioni: dovranno infatti sottoporsi a dei controlli sanitari e non potranno accedere ai reparti di chirurgia, terapia intensiva, anestesia, rianimazione e malattie infettive. A dichiarare che l’animale ha superato i dovuti controlli per andare in ospedale saranno prima il veterinario di fiducia, che dovrà rilasciare un certificato di buona salute dell’animale e l’assenza di parassiti, pulci e zecche specifici, e poi il Servizio veterinario dell’Asl di Asti che sottoporrà un test comportamentale al quattro zampe. Purtroppo non tutti gli animali saranno ritenuti idonei a far visita ai loro padroni in ospedale: secondo quanto spiegato dall’Asl, infatti, quelli “troppo vivaci” o con un carattere imprevedibile saranno costretti ad aspettare fuori. L’animale che avrà superato tutti i controlli specifici potrà andare a trovare il proprio padrone in camera o nelle salette comuni.