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Pestato, muore tre giorni dopo senza aver detto a nessuno dell’aggressione: la verità in un video

La vittima, Onofrio Coppolecchia, è deceduta lo scorso 25 agosto all’ospedale ‘San Paolo’ di Bari. Ai soccorritori la situazione era sembrata subito strana. Nel video diffuso dalla polizia la brutale aggressione ripresa dalle telecamere di un impianto di sorveglianza. Grazie a quel filmato, è stato arrestato il 26enne responsabile della morte dell’uomo.
A cura di Biagio Chiariello
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La sera del 22 agosto si era recato al pronto soccorso dell'ospedale ‘San Paolo' di Bari lamentando “un malore”. Poco dopo era entrato in coma e a distanza di tre giorni Onofrio Coppolecchia era morto. In realtà il 53enne era stato pestato, preso a calci e pugni e rincorso in strada fino a cadere e battere la testa. Eppure ai medici non aveva detto nulla di quell’aggressione. Ora gli uomini della Squadra Mobile di Bari hanno arrestato C. T., pregiudicato del posto, classe 1994, responsabile dell’omicidio di Coppolecchia. Gli agenti sono arrivati a lui grazie al video ripreso dalle telecamere di un impianto di sorveglianza. L'aggressione sarebbe riconducibile a contrasti legati a questioni di droga di piccolo cabotaggio, nell'ambito della microcriminalità.

Le autorità hanno deciso di approfondire una vicenda decisamente anomala. Le indagini sono cominciate dall'analisi della tac a cui Coppolecchia era stato sottoposto: dalla quale era emerso un trauma cranico dovuto sicuramente ad un'aggressione celata dalla vittima, che aveva precedenti penali, per probabili motivi d'omertà. L'inchiesta ha quindi consentito di appurare che nella serata del 22, l’uomo era stato brutalmente aggredito da un giovane che, indossando mascherina, guanti ed un cappellino da baseball, lo aveva preso a calci e pugni. Inutili i successivi soccorsi di alcuni passanti. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono state utili per risalire all’aggressore: nella sua abitazione è stato inoltre rinvenuto l’abbigliamento usato durante il pestaggio, opportunamente sequestrato. Il 26enne, dopo l'arresto, è stato quindi condotto in carcere.

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