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Patrigno la affida agli zii ma non dà soldi, bimba di 3 anni lasciata senza cibo e picchiata a sangue

La bambina era stata affidata alla coppia dal patrigno, perché la moglie e madre della piccola era stata arrestata. La piccola è stata poi sottoposta a vessazioni e violenze terribili come ritorsione perché non sarebbero più arrivati i soldi per il suo mantenimento.
A cura di Antonio Palma
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Abbandonata dal patrigno che l'aveva lasciata agli zii dopo che la madre era stata arrestata, un bimba di appena 3 anni è stata sottoposta a terribili violenze da parte degli stessi parenti, lasciata senza cibo e picchiata a sangue dopo che questi avevano smesso di ricevere i soldi per il suo mantenimento.

La terribile storia di abbandono e violenza su minori arriva dalla Romagna dove moglie e marito nelle scorse ore sono stati condannati rispettivamente a tre anni e sei mesi e a due anni e tre mesi di carcere dal gup del Tribunale di Rimini per maltrattamenti, beneficiando dello sconto di un terzo della pena grazie al rito abbreviato.

I fatti contestati ai due imputati risalgono al dicembre di quattro anni fa quando, a seguito di un segnalazione, i carabinieri avevano fatto irruzione in casa del nucleo famigliare trovando la piccola in uno stato di degrado spaventoso.

La piccola aveva i capelli completamente rasati, il volto e il corpo segnato da lividi e graffi e negli occhi il terrore, dimostrato dal fatto che si nascondeva sotto il letto. Dopo le cure, era stata affidata ai servizi sociali mentre i carabinieri ricostruivano la vicenda che poi ha portato alla terribile scoperta.

I due adulti in casa, un uomo di 28 anni e la compagna di 30 anni che hanno anche figli propri,  inizialmente avevano accusato il patrigno della piccola, additandolo come responsabile delle percosse e poi dell'abbandono, riferendo di averla trovata davanti casa da sola e di averla accolta.

In realtà le indagini hanno appurato un'altra storia. La bambina era stata affidata alla coppia pochi mesi prima dal fratello della donna condannata, perché la moglie e madre della piccola era stata arrestata. I due l'avevano accolta consapevolmente. Dopo le prime settimane di relative cure, però, la piccola era stata poi sottoposta a vessazioni e violenze terribili come ritorsione perché non sarebbero più arrivati i soldi per il suo mantenimento.

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