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“Papà vieni, voglio tornare a casa”, la telefonata di Niccolò morto dopo caduta in carrozzina

“Voglio tornare a casa” aveva spiegato il giovane Niccolò Bizzarri, il ragazzo toscano di 21 anni deceduto in ospedale dopo una brutta caduta in strada a Firenze. Aveva chiamato il padre dopo essere caduto a causa di una buca che ha fatto ribaltare la sua carrozzina ma in ospedale è morto per un arresto cardiaco.
A cura di Antonio Palma
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“Babbo vieni, sono caduto, sono in piazza Brunelleschi, voglio tornare a casa”, è l’ultima straziate telefonata di Niccolò Bizzarri, il ragazzo toscano di 21 anni deceduto in ospedale dopo una brutta caduta in strada a Firenze con la sua carrozzina. Niccolò è caduto a causa di una buca che ha fatto ribaltare la sua carrozzina scagliandolo con violenza a terra. “Aiutatemi a salire sulla mia sedia a rotelle, non è successo niente. Voglio tornare a casa” aveva spiegato il giovane a quelli che si erano avvicinati a lui assistendo alla scena. Poi la corsa in ospedale con l’ambulanza e quella che sembrava una caduta senza troppe conseguenze si è trasformata in tragedia. Poche ore dopo il 21enne è morto per un arresto cardiaco tra lo strazio di famigliari e amici del ragazzo.

“Le ruote della carrozzina sono rimaste bloccate in una buca e lui è come volato a terra. È finito a pancia in giù e non riusciva a girarsi, era traumatizzato e chiedeva aiuto. Sul posto sono arrivate cinque–sei persone, poi anche alcuni studenti. Abbiamo chiamato immediatamente l’ambulanza” ha racconto a La Nazione una testimone dell’accaduto che con gli altri presenti ha cercato di aiutare Niccolò negli istanti immediatamente successivi alla caduta. Il giovane, che frequentava la Facoltà di Lettere, era appena uscito dalla biblioteca dell’Ateneo quando si è consumato il dramma. “In quella zona la pavimentazione è sconnessa, la carrozzina si è ribaltata su una buca. Niccolò, cadendo in avanti, si è ferito in faccia, tanto da perdere un dente. Non riusciva poi a muovere il braccio destro” ha ricostruito un amico

Sula morte del 21enne, che soffriva dalla nascita di una malattia degenerativa (la sindrome di Duchenne) che lo aveva progressivamente costretto alla carrozzina, indaga ora la Procura che ha aperto un fascicolo in cui si ipotizza l'omicidio colposo anche se al momento a carico di ignoti. La procura ha disposto di acquisire eventuali immagini delle telecamere e l'autopsia per chiarire le cause del decesso.

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