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Palermo, spacciatore esulta su Tik Tok dopo gli arresti domiciliari: “Sempre a testa alta”

Un video sul proprio profilo Tik Tok per festeggiare la notizia degli arresti domiciliari e di conseguenza il “mancato” carcere. Così Francesco Gelfo, coinvolto nel blitz della guardia di finanza di martedì mattina in tutta Italia per traffico di droga, esulta raccogliendo l’appoggio dei suoi follower: “C’è da andarne fiero”
A cura di Chiara Ammendola
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Un breve video condiviso sul proprio profilo Tik Tok mentre esulta dopo la notizia degli arresti domiciliari che gli hanno così evitato il carcere: così Francesco Gelfo, 22 anni, palermitano, racconta ai suoi follower quando accaduto dopo il blitz della guardia di finanza che lo ha visto coinvolto martedì mattina insieme ad altre otto persone. "Me l'avete suc… – scrive su Tik Tok – sono a casa con gli arresti domiciliari", le parole di Gelfo accompagnate da due faccine sorridenti prima di aggiungere "La galera è di passaggio, sempre a testa alta". Ad accompagnare il post la canzone di Nello Amato "Rispetto e Libertà".

Un video, poi rimosso dal profilo di Gelfo, al quale sono in tanti ad aver risposto complimentandosi, lasciando un cuore come richiede il social network cinese: "C'è da andarne fiero", scrive qualcuno, oppure "Diglielo a sti 4 fanghi", scrive qualcun altro. "Sempre a testa alta, la paura non fa per noi, cuore mio siamo con te", il commento di un altro utente mentre c'è chi parla di infami, senza però riferimenti specifici: "Grande fratello, alla faccia degli infami". E tanti simboli ad accompagnare quelle parole di incitamento per il 22enne, come le faccine del leone, del braccio di ferro o anche di una bomba, che ben collimano con un racconto della criminalità che si fa sempre più presente su Tik Tok e che vede protagonisti volti noti e meno noti che mostrano soldi, auto e case di lusso, con riferimenti non troppo velati al mondo criminale.

E Francesco Gelfo, come riporta LiveSicilia, viene definito dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo, Walter Turturici, che ha firmato la misura degli arresti domiciliarli come "un grossista della droga che opera nella piazza dello Zen 2”, storico quartiere del capoluogo siciliano. A Gelfo viene contestata la detenzione e la cessione di 500 grammi di hashish ad un prezzo di 800 euro, ma di fatto nelle carte giudiziarie si fa riferimento ad altri episodi e a quantità più rilevanti. “Un chilo devo dare quello, un chilo e mezzo a quell’altro”, diceva Gelfo. Assieme a lui si muoveva un uomo di cui di cui si conosce soltanto il nome “Enrico”. Mentre gli investigatori lavorano per svelare la sua identità, Gelfo ha reagito con i toni sprezzanti che abbiamo visto.

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