Palermo: infila una bomba a mano in bocca alla moglie. Arrestato

Una storia di ordinaria follia domestica arriva da Palermo, dove i carabinieri hanno arrestato G.L. 42 anni, residente a due passi dal Policlinico, per maltrattamenti, lesioni e detenzione abusiva di armi da guerra. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine l’uomo avrebbe sottoposto la moglie ad una serie di soprusi indicibili: picchiata a bastone o usando il piede di una sedia, minacciata con coltelli e soprattutto con una pistola e una rudimentale bomba a mano che, davanti ai figli della coppia e della donna, avuti da una precedente relazione, avrebbe messo in bocca alla vittima, minacciandola di farla esplodere. Ieri gip Nicola Aiello ieri ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per il 42enne a casa del fratello: non potrà più avvicinarsi alla moglie e ai figli. La donna assieme ai bambini è adesso ospitata in una comunità.
Stando a quanto raccontato dalla stessa vittima, l’ultimo pestaggio sarebbe avvenuto mercoledì scorso, 28 giugno: la povera donna è finita in pronto soccorso per le lesioni subite dal marito. Ai carabinieri ha raccontato che il coniuge dopo averla picchiata con un asse di legno, le ha infilato in bocca una pistola e puntato all’addome un coltello. Disperata e terrorizzata anche per la sorte dei figlia, la sventurata si è fatta coraggio e ha raccontato tutto ai militari dell’arma: questi ultimi hanno così fermato l’uomo e perquisito l’abitazione, all’interno della quale è stato il riscontro degli inquirenti racconti della donna: dalla rudimentale bomba a mano, a due pistole a salve senza il tappo rosso, passando per il coltello.