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Orrore all’Isola d’Elba, 25enne stuprata per tutta la notte per un debito di 30 euro

La vittima di origini nigeriane, era arrivata sull’Isola toscana in cerca di lavoro e si era affidata ad alcuni connazionali che risiedono in zona su consiglio di alcuni parenti. Un trentenne ha finto di aiutarla ma poi ha preteso la restituzione dei 30 euro che lui aveva speso per lei arrivando a picchiarla e stuprarla.
A cura di Antonio Palma
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Aggredita, segregata in una casa per tutta la notte e costretta a subire una terribile violenza sessuale per ore perché non era riuscita a pagare 30 euro di debito al suo aggressore. È la terribile storia di abusi che arriva da Portoferraio, sull'Isola d'Elba, dove la vittima era sbarcata solo da alcuni giorni ed era ospite di quelli che credeva suoi amici. Come ha raccontato la vittima, una giovane di 25 anni di origini nigeriane, l'uomo l'avrebbe picchiata a schiaffi e calci accanendosi su di lei per lungo tempo prima di stuprarla nella sua abitazione di fortuna, una stanza occupata abusivamente all'interno di un vecchio palazzo nella zona portuale  di Portoferraio. La vittima era arrivata sull'Isola toscana in cerca di lavoro e si era affidata ad alcuni connazionali che risiedono in zona su consiglio di alcuni parenti. Così facendo però è finita nelle mani del trentenne nigeriano che infine l'ha stuprata.

L'uomo in un primo momento si sarebbe mostrato comprensivo, aiutando effettivamente la ragazza sua connazionale, ma poi avrebbe preteso di aver rapporti sessuali con lei perché la giovane non era in grado di restituirgli i 30 euro che lui aveva speso per lei. Al rifiuto della 25enne sarebbe scattata la rappresaglia: lui l'avrebbe brutalmente aggredita, picchiandola e infine violentandola. La ragazza è rimasta in balia del suo aguzzino per tutta la notte e solo quando ha contattato un'amica all'estero per farsi spedire il denaro le violenze sono finite. Al mattino, quando finalmente lui si è allontanato, la giovane ha deciso di rivolgersi ai carabinieri  per denunciare tutto l'accaduto.

Vista la scarsa conoscenza del luogo e della lingua, la donna ha chiesto ad un altro connazionale di aiutarla e accompagnarla in caserma ma si è trovata di fronte ad un altro tradimento. Il 47enne  l'ha portata dai carabinieri ma facendole da interprete non ha  tradotto fedelmente il racconto della giovane indicando ai militari un luogo diverso da quello in cui si era consumata la violenza. Per il trentenne, rintracciato e fermato, è scattato così l'arresto per violenza sessuale mentre per il 47enne la denuncia a piede libero per favoreggiamento. Per la 25enne, accompagnata in ospedale per le cure mediche del caso, è scattata invece l'attivazione del codice rosso.

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