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Covid 19

Operai diretti a Sud fermati in stazione a Bologna: “Siamo senza lavoro, vogliamo tornare a casa”

La polizia ha bloccato alcuni operai in possesso di autocertificazioni dove avevano scritto di volere lasciare la città dopo aver perso temporaneamente il lavoro e in alcuni casi anche l’alloggio. Motivazioni che in base alle ultime disposizioni non sono più sufficienti per giustificare lo spostamento.
A cura di Antonio Palma
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Hanno perso il lavoro dopo la chiusura di fabbriche e uffici e intendevano quindi tornare nelle rispettive regioni di origine ma, in base alle ultime disposizioni di legge in chiave di contrasto al contagio da coronavirus, nelle scorse ore sono stati fermati e bloccati dalla polizia in stazione prima che riuscissero a prendere il treno. Protagonisti della scena alcuni operai originari di Calabria e Campania che lavoravano in Emilia Romagna. I lavoratori sono stati respinti nella mattinata di oggi, giovedì 25 marzo, alla stazione di Bologna mentre tentavano di salire su alcuni treni a lunga percorrenza diretti verso sud. Secondo quanto riferito dalle autorità presenti sul posto, sarebbero una quindicina in tutto le persone a cui è stato impedito di partire perché le motivazioni rilasciate sull’autocertificazione non sono state ritenute valide per permettere lo spostamento.

Coronavirus, controlli in stazione per chi viaggia

Si è trattato nella stragrande maggioranza dei casi di operai in possesso di autocertificazioni dove avevano scritto di volere lasciare la città dopo aver perso temporaneamente il lavoro e in alcuni casi anche l'alloggio. Motivazioni in parte comprensibili ma che, in base alle disposizioni emanate da alcune regioni del Sud, non più sufficienti per giustificare lo spostamento. Da giorni infatti i governatori delle regioni del sud comprese Calabria e Campania hanno chiesto di bloccare l’esodo delle persone dalle regioni del nord per evitare una impennata di contagi anche nel meridione come accaduto ad esempio proprio in Emilia Romagna.

I treni fermano solo nelle stazioni principali

Anche per questo sui pochi treni a lunga percorrenza rimasti in servizio che viaggiano sulla direttiva nord sud da giorni vengono effettuati controlli serrati da parte de forze dell’ordine che verificano la necessità dello spostamento di tutti i viaggiatori. Anche per questo i treni a lunga percorrenza con più di una fermata in una stessa città si fermano solo nelle stazioni principali. Un modo concreto per agevolare le attività di controllo delle autorità nelle stazioni ferroviarie. I convogli ferroviari fermano solo nelle stazioni di Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Genova Piazza Principe, Venezia Mestre, Firenze SMN, Roma Termini e Napoli Centrale.

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