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Omicidio Paolo Stasi a Francavilla Fontana

Omicidio Paolo Stasi, si indaga su un uomo: ha sparato con un’arma di piccolo calibro

Gli inquirenti stanno concentrando le indagini su un uomo, sospettato fin dalle ore immediatamente successive al delitto.
A cura di Davide Falcioni
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L'assassino che ha ucciso Paolo Stasi, il ragazzo di 19 anni raggiunto da due colpi di arma da fuoco mercoledì sera sulle scale dell'abitazione di famiglia in via Occhibianchi a Francavilla Fontana (Brindisi), ha usato una pistola di piccolo calibro, con ogni probabilità un'arma a tamburo.

Non si tratta però dell'unica novità che trapela dalle indagini serrate condotte dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Brindisi. Il lavoro degli investigatori si sta infatti concentrando in questo momento su un uomo, sospettato fin dalle ore subito successive al delitto.

Le ipotesi dei militari sono state suffragate dai primi riscontri ottenuti da ascolti ed esami dei dispositivi elettronici del ragazzo. Sarebbe stato circoscritto anche l'ambito nel quale sarebbe maturato il delitto, quello della droga, sebbene non siano state escluse altre piste.

Secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di una vera e propria esecuzione nonostante la vittima fosse un ragazzo senza ombre, conosciuto in paese, e con la fedina penale intonsa. Stasi, ritiene chi indaga, avrebbe fatto qualcosa che gli è costata la vita e sarebbe stato vittima di un vero e proprio agguato.

Secondo una prima ricostruzione mercoledì sera Stasi, mentre era a casa con i genitori, è stato invitato a scendere in strada da un uomo. Qui, all’ingresso del garage a pochi metri dalla sua abitazione, è stato raggiunto da due colpi d’arma da fuoco. Il primo lo ha raggiunto di striscio al torace, il secondo alla schiena mentre probabilmente stava tentando di fuggire.

L'attività investigativa prosegue nel massimo riserbo. Il pubblico ministero Giuseppe de Nozza ha fissato al diciannove novembre prossimo l'autopsia sul corpo di Paolo Stasi. Ad eseguirla sarà Raffaele Giorgetti, anatomopatologo dell'università delle Marche.

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