L'omicidio di Niccolò Ciatti in Spagna
29 Novembre 2022
19:51

Omicidio Ciatti, in Spagna il processo d’appello senza Bissoultanov: l’accusa chiede inasprimento pena

Si è tenuta oggi in Spagna l’udienza del processo d’appello per l’omicidio di Niccolò Ciatti avvenuto nel 2017. L’accusa ha chiesto un inasprimento della pena per il 30enne Rassoul Bissoultanov, latitante dallo scorso luglio.
A cura di Gabriella Mazzeo
Niccolò Ciatti (Facebook)
Niccolò Ciatti (Facebook)
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L'omicidio di Niccolò Ciatti in Spagna

Il Tribunal superior de husticia de Cataluna a Barcellona ha tenuto nella giornata odierna l'udienza del processo d'appello per l'omicidio di Niccolò Ciatti, il 21enne di Scandicci pestato a morte nell'agosto del 2017 in una discoteca di Lloret de Mar. Il processo si è tenuto nonostante l'assenza di Rassoul Bissoultanov, già condannato in primo grado a 15 anni dal Tribunale di Girona per omicidio volontario. Il 30enne ceceno risulta latitante dallo scorso luglio, quando non si è presentato all'udienza di carcerazione.

I giudici della Corte d'appello non hanno richiesto la sua presenza, scongiurando così il rischio dell'annullamento del procedimento. Il legale della famiglia Ciatti, Agnese Usai, ha richiesto un inasprimento della pena inflitta in primo grado per il 30enne. La difesa ha invece chiesto la derubricazione dell'accusa da omicidio volontario a omicidio colposo. La sentenza definitiva è attesa tra qualche settimana.

Stando a quanto ricostruito in sede processuale, Bissoultanov ha aggredito il giovane nella sera tra l'11 e il 12 agosto 2017. Ciatti era in compagnia di alcuni amici e stava trascorrendo l'ultima serata della vacanza in discoteca. Secondo quanto accertato, Bissoultanov ha ucciso il giovane con un violentissimo calcio alla testa. Il ragazzo di Scandicci è morto qualche ora dopo il pestaggio in ospedale. Per l'accaduto sono stati fermati il 30enne e altri due amici.

Di loro, solo Bissolutanov è rimasto in carcere per 4 anni alla scadenza dei termini di carcerazione preventiva. In primo grado è stato assoluto uno dei tre imputati, Movsar Magomadov, che secondo l'accusa aveva preso parte attiva al pestaggio.

Bissolutanov è stato arrestato per la seconda volta in Germania poco dopo aver lasciato il carcere spagnolo. Su mandato di cattura internazionale è stato poi estradato in Italia. Il 30enne è poi tornato in Spagna dopo la scarcerazione disposta nel dicembre scorso dalla Corte d'assise di Roma.

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