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Nuovo terremoto nelle Marche: all’alba scossa di magnitudo 4.3 davanti alla costa pesarese

Alle 6 e 20 di stamattina una nuova scossa di terremoto ha svegliato decine di migliaia di persone nelle Marche: la terra ha nuovamente tremato con una magnitudo di 4.3 davanti alla costa pesarese.
A cura di Davide Falcioni
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Alle 6 e 20 di questa mattina, domenica 20 novembre, una nuova scossa di terremoto ha svegliato decine di migliaia di persone nelle Marche: la terra ha nuovamente tremato con una magnitudo di 4.3 davanti alla costa pesarese. Tre minuti dopo i sismografi hanno registrato un'altra scossa, stavolta di magnitudo 3.2.

Non si registrano comunque altri danni agli edifici o problemi alle persone rispetto a quelli causati dalle forti scosse del 9 novembre (5.5 delle 7.07 e 5,2 delle 7.08). L'epicentro dell'ultima scossa, avvertita anche ad Ancona, è stato rilevato a 10 chilometri di profondità, a 21 chilometri a Est di Fano e 28 chilometri da Pesaro.

Continua, dunque, lo sciame sismico nelle Marche dopo il terremoto che ha provocato danni per diverse decine di milioni di euro e oltre un centinaio di sfollati tra le province di Ancona e Pesaro Urbino. Ieri, alle 9.56, si era registrata una scossa piuttosto forte, di magnitudo 3.5. Finora oltre 2.300 verifiche dei vigili del fuoco per controllare la staticità e le condizioni degli edifici.

In questo quadro infuria la polemica politica. Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha chiesto al presidente della regione Francesco Acquaroli di chiedere al governo di indire lo stato d'emergenza: "Lavoriamo insieme per ottenere i fondi che servono a sistemare gli edifici danneggiati".

"Ho letto un resoconto vergognoso del Consiglio regionale di ieri – attacca Ricci -. Come fa la destra a dire che non abbiamo bisogno di aiuto? Ogni giorno sommiamo danni al patrimonio pubblico (scuole, musei, biblioteche, uffici pubblici ndr) a quello privato. Lo stato d'emergenza è la precondizione per essere aiutati. Pesaro, Fano e altre città della costa hanno bisogno di un sostegno concreto, tutti i marchigiani hanno gli stessi diritti".

Quello dello scorso 9 novembre è stato il sisma più forte dell'ultimo secolo nel territorio settentrionale delle Marche. "Quando ci sono calamità come queste si aiutano i cittadini danneggiati. – conclude il sindaco di Pesaro – Se nessuno lo farà come faranno le persone sfollate a rientrare nelle proprie abitazioni?".

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