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Mustafa, l’uomo che ha salvato la dottoressa aggredita a Crotone: “Non chiamatemi eroe”

Parla Mustafa El Aoudi, il venditore ambulante marocchino che ieri ha aiutato la dottoressa Maria Carmela Nuccia Calindro davanti all’ospedale di Crotone. Il medico è stata aggredita a colpi di cacciavite da un uomo che la accusava della morte della madre: “Lei poi mi ha detto che le ho salvato la vita, abbiamo pianto insieme”.
A cura di Susanna Picone
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All’indomani dell’aggressione subita da Maria Carmela Nuccia Calindro, dottoressa cinquantaseienne dell’ospedale civile “San Giovanni di Dio” di Crotone ferita a colpi di cacciavite da un cinquantenne del posto, l’uomo che è intervenuto evitando conseguenze ben più gravi ci tiene a sottolineare che non si sente un eroe. Ripete di aver fatto quello che avrebbe fatto chiunque, di aver agito da “persona umana”. L’uomo che ha salvato la dottoressa è Mustafa El Aoudi, un venditore ambulante marocchino che ormai da molto tempo ha una bancarella davanti all’ospedale di Crotone. Mustafa ha bloccato Luigi Amoruso, poi arrestato con l’accusa di tentato omicidio, fino all’arrivo delle forze dell’ordine. “Non chiamatemi eroe, sentivo una donna urlare, ho fatto quello che mi ha detto il mio cuore”, è quanto ha detto il marocchino anche davanti alle telecamere. “Ho sentito gridare, mi sono avvicinato e ho visto che l'uomo aveva un cacciavite, mi sono mosso subito. Lui stava già scappando, l'ho fermato e con uno sgambetto l'ho fatto cadere a terra, così l'ho bloccato prima dell'arrivo della polizia. Ho fatto quello che si deve fare, non mi sento un eroe, solo una persona umana”, ha raccontato Mustafa che poi si è accertato delle condizioni della dottoressa, ricoverata in codice rosso nello stesso ospedale “San Giovanni di Dio”. Mustafa è andato a trovarla: “Lei mi ha detto ‘mi hai salvato la vita’, ci siamo abbracciati e abbiamo pianto insieme. È stata una grande emozione”.

L’aggressore al medico: “Hai fatto morire mia madre” – Maria Carmela Calindro è stata aggredita e ferita martedì mentre stava lasciando il presidio al termine del turno di lavoro da Luigi Amoruso, disoccupato di cinquanta anni. L’uomo, che si è presentato davanti all’ospedale col volto parzialmente coperto, l’ha colpita più volte con un cacciavite. “Devi essere punita. Hai fatto morire mia madre”, avrebbe detto Amoruso alla dottoressa Calindro. Secondo quanto emerso dalle indagini, la madre dell’aggressore è morta nel 2017 a causa di un carcinoma nel reparto di Medicina generale dell'ospedale di Crotone dove lavora la dottoressa Calindro.

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