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Morto da mesi in casa, il figlio: “Quello trovato non è il corpo di mio padre, lui è vivo in Svizzera”

È giallo sul caso del corpo rinvenuto in avanzato stato di decomposizione in uno stabile di Corigliano d’Otranto. Secondo il figlio, infatti, quel corpo non apparterrebbe al padre che invece vivrebbe serenamente in Svizzera: “L’ho chiamato anche per fargli gli auguri per la Festa del Papà” ha detto il 56enne leccese.
A cura di Biagio Chiariello
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Antonio Caracciolo (Screen da norbaonline).
Antonio Caracciolo (Screen da norbaonline).

È indagato per occultamento di cadavere il 56enne Luigi Roberto Caracciolo, figlio dell’84enne Antonio il cui cadavere sarebbe stato trovato in avanzato stato di decomposizione nella cucina della sua abitazione a Corigliano d’Otranto, in via San Lorenzo. Lui però si difende e sostiene che il corpo rinvenuto in casa sua non è quello del padre: "Non so chi ca*** sia! Vi pare che io tengo il cadavere di mio padre in casa?! Ho solo tre stanze, dove posso metterlo: sotto le piastrelle?" ha esclamato ai microfoni dell'inviata di Pomeriggio 5, trasmissione di Canale 5.

Il sospetto degli inquirenti è che il figlio possa avere nascosto la morte del padre per continuare a riscuotere la sua pensione. Il 56enne vive in un altro appartamento con la sua famiglia.

Lo stabile in cui invece viveva l’84enne doveva essere messo in sicurezza dopo la caduta di alcuni calcinacci – il proprietario era stato diffidato per via di una pensilina pericolosa per i passanti che doveva essere sistemata. Ma ogni volta che la polizia municipale andava a suonare alla porta di casa dell’anziano non rispondeva nessuno.

Il figlio sostiene infatti che l’84enne si trova in Svizzera "nel suo appartamento". E continua a sentirlo: "L'ho chiamato anche per fargli gli auguri per la ‘festa del papà'". E quindi ribadisce: "Quello trovato a Lecce non è il corpo di mio padre, non so di chi sia".

Ad ogni modo il magistrato inquirente ha disposto l’autopsia per verificare la causa del decesso, anche se da una prima ispezione della salma non sarebbero emersi segni di violenza. Il cadavere è stato portato presso la camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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