Morto a 2 anni cadendo dal carro di Carnevale: a processo la mamma di Gianlorenzo, ingegnere e allestitore
Saranno processati con rito ordinario per il reato di omicidio colposo la mamma del piccolo Gianlorenzo Manchisi e l'ingegnere del collaudo del carro di carnevale dal quale il piccolo di 2 anni cadde perdendo la vita durante una sfilata il 5 marzo del 2019 a Bologna. Lo ha deciso il Giudice il Gup del Tribunale dei Bologna al termine dell'udienza preliminare del processo per la morte del piccolo che vede sul banco degli imputati anche una terza persona , il proprietario e allestitore del carro, che però sarà giudicato in separata sede avendo scelto il rito abbreviato. Accolte dunque le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla Procura del capoluogo emiliano
Per la madre del bimbo, Siriana Natali, e per l'ingegnere che aveva rilasciato il certificato di collaudo del carro di carnevale, Marco Pasquini, la prima udienza del processo è stata fissata la 5 maggio prossimo. Per l'allestitore Paolo Canellini l'udienza del processo abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena prevista, è fissata invece al 29 aprile. Nel corso dell'udienza preliminare di oggi si son costituti parti civili nel processo il padre del piccolo Gianlorenzo Manchisi e il fratello del bambino. Restano aperte invece le posizioni del Comitato della manifestazioni e del Comune per le quali però la Procura ha chiesto due volte l'archiviazione del fascicolo trovando l'opposizione della famiglia del bimbo secondo la quale è "inaccettabile la mancata individuazione di un profilo di responsabilità colposa nei confronti del comitato organizzatore e delle istituzioni preposte al controllo".
Secondo le accuse della Procura bolognese, i tre indagati e rinviati a giudizio sarebbero responsabili della morte del bimbo per "per imprudenza e negligenza" nel caso della madre che salì sul carro col piccolo, per aver costruito il carro "senza un adeguato sistema di protezione" nel caso dell'allestitore, e in quanto "redigeva il proprio elaborato in modo superficiale e inadeguato e in violazione delle indicazioni di legge" per il collaudatore.