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Minacce e prese in giro, 13enne bullizzata tenta il suicidio: “Avevo paura, ora rivoglio la mia vita”

Il racconto di una 13enne di Bologna che ha tentato di uccidersi dopo essere stata vittima di atti di bullismo: “Mi stavo gettando dalla finestra, ero già sul ciglio quando mi ha afferrato mamma. Ma non voglio vendetta”.
A cura di Ida Artiaco
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"Continuo ogni giorno a prendere una pastiglia di antidepressivi, sono in cura da uno psicoterapeuta, forse dovrò essere nuovamente ricoverata".

A parlare in un lunga intervista rilasciata al Resto del Carlino è una ragazza di soli 13 anni che per mesi, mentre frequentava l'ultimo anno delle scuole medie, ha subito minacce e prese in giro che l'hanno spinta a vivere un vero e proprio incubo, per il quale è stata anche presentata una denuncia e ci sarà a breve un processo.

Tre ragazzine, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, a metà novembre finiranno davanti a un giudice dei minori accusate di stalking, mentre altre 4, essendo minori di 14 anni, non sono imputabili.

Tutto è cominciato, stando al racconto della ragazzina che vive alle porte di Bologna, dopo un flirt avuto con un compagno di classe. "Era il più carino – ha detto -. In quel momento sono iniziate le invidie e soprattutto le prime cattiverie di alcune compagne con le quali fino a pochi giorni prima ci uscivo. Quando mi chiamavano i prof in classe per interrogarmi, loro commentavano frasi del tipo: Ecco, ora si alza la p…., guarda, è grassa come un elefante, sei una … Davanti a tutti".

I professori non erano a conoscenza di quanto succedeva in classe, prima che sua madre li avvertisse degli atti di bullismo di cui era diventata vittima.

Ma nell'atto di accusa della Procura minorile si parla anche di una chat dove venivano fatte girare le sue foto, oltre che di minacce di morte. "Minacce davanti a scuola o in strada. Avevo paura di uscire, non volevo più andare a lezione e una volta davanti al cancello dell’istituto che frequentavo me ne andavo via", ha aggiunto precisando di aver infine cambiato scuola dopo aver confessato tutto alla mamma.

"Ho iniziato a piangere e le ho chiesto aiuto. Non ce la facevo più, tutto era diventato un incubo, mi sono sempre chiesta che cosa avessi fatto di male per meritarmi quel loro comportamento. Facevo incubi continui, ho iniziato a non mangiare, non avevo più cura di me stessa, mi tagliavo la pelle e ho tentato di uccidermi. Mi stavo gettando dalla finestra, ero già sul ciglio quando mi ha afferrato mamma. Oggi non mi sento più bella, sono insicura, impaurita", ha detto ancora la 13enne, che in questi mesi ha sofferto anche di bulimia.

Alla domanda su cosa si aspetti dal processo ha risposto: "Non voglio vendetta, ma ho solamente il desiderio di vivere la mia vita tranquilla, tornare a fare quello che facevo prima. Come le ragazze della mia età. Tutto qui".

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