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Migranti, papa Francesco: “Nessuno è straniero, i più deboli devono essere aiutati”

Nessuno per Dio è “straniero” o “escluso”, ha detto papa Francesco durante la messa celebrata a San Pietro per i migranti e i loro soccorritori, in occasione del sesto anniversario della sua visita a Lampedusa. Per Bergoglio “i più deboli e vulnerabili devono essere aiutati” e “si tratta di una grande responsabilità, dalla quale nessuno si può esimere”.
A cura di Susanna Picone
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Papa Francesco ha celebrato in Vaticano la messa nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa. Una messa dedicata ai migranti e ai loro soccorritori durante la quale il Pontefice è tornato a ribadire la necessità di aiutare le persone più deboli. “Sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie. Non si tratta solo di migranti. Nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata”, le parole di papa Francesco nell'omelia. Per Bergoglio “i più deboli e vulnerabili devono essere aiutati" e "si tratta di una grande responsabilità, dalla quale nessuno si può esimere". E ancora, per il Papa è Dio stesso ad avere rivelato “la necessità di un'opzione preferenziale per gli ultimi, i quali devono essere messi al primo posto nell'esercizio della carità”. Per Dio – ha continuato papa Francesco – “nessuno è straniero o escluso”.

La preghiera per i soccorritori nel Mediterraneo – Il Pontefice ha detto di pregare per i migranti, “per gli ultimi che gridano al Signore, chiedendo di essere liberati dai mali che li affliggono. Sono gli ultimi ingannati e abbandonati a morire nel deserto”. “Sono torturati, abusati e violentati nei campi di detenzione; sono gli ultimi che sfidano le onde di un mare impietoso; sono gli ultimi lasciati in campi di un'accoglienza troppo lunga”, ha aggiunto.“O Dio, Padre di tutti gli uomini, per te nessuno è straniero, nessuno è escluso dalla tua paternità; guarda con amore i profughi, gli esuli, le vittime della segregazione, e i bambini abbandonati e indifesi, perché sia dato a tutti il calore di una casa e di una patria, e a noi un cuore sensibile e generoso verso i poveri e gli oppressi”, ha continuato Bergoglio. Nel corso della messa si è pregato in particolare per i soccorritori in azione nel Mediterraneo. "Signore Gesù, benedici i soccorritori nel Mar Mediterraneo, e fa crescere in ciascuno di noi il coraggio della verità e il rispetto per ogni vita umana”, una delle preghiere recitata da un fedele.

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