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Micotossina oltre i valori, Ministero della salute annuncia ritiro di freselline integrali

Come avverte l’avviso di richiamo del Ministero, il ritiro dai negozi delle freselline integrali si è reso necessario a seguito di alcun controlli che hanno evidenziato la presenza nel prodotto di micotissine oltre i limiti di legge. Nel dettaglio è stato riscontrato un valore di DON (deossinivalenolo) elevato e superiore a quanto previsto dai regolamenti.
A cura di Antonio Palma
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Il Ministero della salute ha annunciato il richiamo immediato dagli scaffali di tutti i negozi di un lotto di freselline integrali confezionate per possibile rischio microbiologico per i consumatori. come spiega l'avviso  di richiamo pubblicato attraverso il portale web del Ministero dedicato agli avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, ad essere interessato dal ritiro è un lotto di freselline integrali vendute in confezioni da 350grammi ciascuna con marchio "Primia" dalla ditta Network S.c.a,r.l., con sede in Via Pergolesi a Milano. Nel dettaglio, il lotto interessato dal richiamo è il numero 133.C.19 con Data di scadenza o termine minimo di conservazione fissato al 29 luglio 2020. L'alimento in questione è prodotto dalla ditta Colacchio Food S.r.l. nello stabilimento di via Pascoli a San Costantino Calabro, in provincia di  Vibo Valentia.

Come spiega lo stesso avviso di richiamo, il ritiro dai negozi delle freselline integrali si è reso necessario a seguito di alcun controlli che hanno evidenziato la presenza nel prodotto di micotissine oltre i limiti di legge. Nel dettaglio è stato riscontrato un valore di DON (deossinivalenolo) elevato e superiore a quanto previsto dal Regolamento numero 1881 del 19/12/2006 e successive modifiche. Il deossinivalenolo, conosciuto anche cone  DON o vomitossina, è una micotossina appartenente al gruppo dei tricoteceni ed è una delle micotossine più diffuse negli alimenti e nei mangimi. Molto diffusa nei cereali semilavorati, in base alla classificazione internazionale dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, non è considerato cancerogeno per l'uomo al pari degli altri tricoteceni ma per la legge i valori nei cibi e alimenti umani deve essere controllato perché più portare a una intossicazione.

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