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“Mi sento solo”, chiama il 112 e i carabinieri gli fanno visita festeggiando il suo 80esimo compleanno

La storia di un pensionato vicentino che, sentendosi solo, ha pensato di chiamare i carabinieri, trovando dall’altra parte conforto e comprensione nei militari dell’Arma che sono andati a trovarlo festeggiando con lui.
A cura di Antonio Palma
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L'operatore dei carabinieri che dal centralino del 112 risponde alla chiamata e sente dall'altra parte la voce di un anziano che afferma di sentirsi solo e di aver bisogno di qualcuno con cui parlare. Inizia così la storia del signor Luciano Caldiero, un pensionato vicentino di 80 anni che sentendosi solo ha pensato di chiamare i carabinieri, trovando dall'altra parte conforto e comprensione nei militari dell'Arma che sono andati a trovarlo festeggiando con lui anche l'ottantesimo compleanno.

Era ora di pranzo sabato scorso quando, probabilmente preso dallo sconforto per essere ancora una volta da solo non avendo compagna né figli e avendo perso anche tutti i fratelli, il signor Caldiero ha pensato di chiamare i carabinieri per trovare sostegno. "Mi sento solo, ho bisogno di parlare con qualcuno" aveva rivelato l'ottantenne. Intuita la delicatezza della situazione, l'operatore ha subito inviato sul posto una pattuglia della sezione Radiomobile.

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Grande è stata la felicità dell'uomo alla vista dei carabinieri in cui ha trovato un spalla di appoggio e persone disposte ad ascoltarlo. L'uomo ha raccontato la sua storia di ultimo di alcuni fratelli ormai venuti a mancare, di non avere figli né parenti prossimi che potessero trascorre del tempo con lui e di aver perso di recente anche l'ultimo amico. Purtroppo una storia di ordinaria solitudine di fronte alla quale i carabinieri hanno deciso di intervenire formalmente e anche personalmente.

I militari infatti hanno attivato i servizi sociali del comune di Vicenza informandoli della situazione ma si sono fatti anche portavoce del pensionato che ha pregato i militari di chiedere alla Croce Rossa di passare più spesso a casa sua a trovarlo.

Saputo che pochi giorni dopo l'uomo avrebbe compito 80 anni e avrebbe festeggiato il compleanno di nuovo da solo, i carabinieri infine hanno deciso di fargli una graditissima sorpresa e oggi si sono presentati di nuovo a casa sua con tanto di piccola torta e vino per festeggiare tutti insieme.

I due carabinieri che erano giunti in casa sua e avevano avuto con lui la lunga chiacchierata, infatti, mercoledì mattina  sono tornati in compagnia del comandante del nucleo radiomobile, Giuseppe Biscione, regalandogli  torta e calendario storico dell'Arma e soprattutto festeggiando con lui e facendogli trascorrere momenti di allegria e spensieratezza.

Non è mancato un momento di ricordo quando uno dei due militari, notando delle foto in casa che ritraevano l’anziano in contesto calcistico, ha scoperto che in passato era stato allenatore di calcio allenando anche una squadra giovanile locale dove militava proprio il brigadiere intervenuto.

“Tale episodio va a collocarsi in quell’alveo di eventi, purtroppo sempre più frequenti, non costituenti certamente situazioni di emergenza a seguito della commissione di reati, ma che costituiscono situazioni di ‘bisogno di vicinanza' alla cui richiesta, da parte del cittadino, l’Arma risponde facendosene volentieri carico nella speranza di poter alleviare la sofferenza causata da situazioni di abbandono o emarginazione sociale” riferisce una nota dei carabinieri.

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