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Messina, picchia la compagna incinta all’ottavo mese davanti ai figli. Arrestato

Un uomo di 26 anni è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Faro Superiore, a Messina, per aver malmenato – davanti ai figli – la sua compagna incinta all’ottavo mese al culmine di anni di umiliazioni. L’uomo è accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali aggravate.
A cura di Davide Falcioni
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Un giovane di 26 anni è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Faro Superiore, a Messina, per aver picchiato la sua compagna incinta all'ottavo mese al culmine di anni di umiliazioni. L'uomo è accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali aggravate. A suo carico il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

La segnalazione era arrivata ai carabinieri dai sanitari del Pronto soccorso dell’ospedale "Papardo" che avevano riferito di una giovane donna incinta con evidenti ferite in tutto il corpo. L’indagine ha permesso di accertare che qualche ora prima di fare ricorso alle cure mediche, la vittima era stata malmenata dal compagno, non curante dello stato di gravidanza, per futili motivi. Come se non bastasse l'uomo aveva picchiato la donna alla presenza di due bambini piccoli.

La giovane ha quindi raccontato ai militari che le violenze andavano avanti da diversi anni. Vessazioni fisiche e psicologiche, umiliazioni e aggressioni che, anche in un’altra occasione, avevano imposto alla vittima di recarsi all'ospedale. Il 26enne aveva frequentemente assunto nei confronti della compagna un atteggiamento autoritario e possessivo, anche minacciandola di morte e impedendole di uscire di casa.

Il 26enne sottoponeva la vittima a violenze, colpendola con schiaffi, calci e pugni, trattandola come una schiava e riducendola in uno stato di sudditanza e di timore. La donna non aveva mai trovato la forza di chiudere la relazione per paura di una possibile reazione violenta dell’uomo e per i figli. L’ennesima aggressione subita, tuttavia, l’ha spinta a raccontare tutto e a denunciare il compagno violento, condotto nel carcere di Messina Gazzi.

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