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Messina, proteste per i marines di Sigonella a scuola per “istruire” alunni. Preside blocca iniziativa

Cobas, No Muos e attivisti contro l’Ufficio scolastico provinciale per il progetto della primaria di Santa Teresa di Riva che prevedeva l’incontro con gli alunni “con l’obiettivo di migliorare l’apprendimento linguistico”. La preside ferma l’incontro: “Siamo stati travisati, nostra mission educativa è per la pace”
A cura di Biagio Chiariello
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I Marines della base Sigonella di Catania sarebbe dovuti ‘sbarcare' a Santa Teresa di Riva (provincia di Messina), ma per “istruire” gli alunni delle quarte classi della scuola primaria. Ma il polverone innalzatosi da più parti hanno spinto la dirigente scolastica Mariagrazia D’Amico a bloccare l'iniziativa.

In un primo momento era stato il coordinamento degli studenti No Muos a protestare contro il protocollo d’intesa firmato dall’Ufficio scolastico con l’esercito italiano – che prevede lo svolgimento di progetti di alternanza scuola-lavoro in 7 caserme militari delle città di Palermo, Catania e Messina. Ulteriori polemiche sono arrivate dal sindacato Cobas Scuola dal docente attivista Antonio Mazzeo che contestano la decisione della dirigente scolastica di ospitare i marines di Sigonella per un dialogo con gli alunni locali con l'obiettivo di migliorare l'apprendimento linguistico, dal momento che gli scolari dovranno parlare in inglese.

"Questa associazione sindacale – scrive il Cobas all’Ufficio Scolastico Regionale di Palermo – anche in seguito all’incontro avvenuto in data 8 aprile 2022 sui rapporti fra forze militari e scuole relativamente ai PCTO, segnala la anomalia e l’inopportunità dell'iniziativa e, tenendo conto della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo e della Convenzione sui diritti del fanciullo, invita a intervenire per bloccare un’attività che, soprattutto in un momento come quello attuale dove sono quotidiani i riferimenti alla tragica guerra scatenata dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina, rischia di contribuire alla diffusione di atteggiamenti sbagliati che allontanano, giovani e adulti, dalla necessità, soprattutto a scuola, di “lavorare” per la pace".

Ancora più duro il commento del pacifista Antonio Mazzeo: "Il Ministero dell'istruzione e l'Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia devono intervenire immediatamente per bloccare l'immane vergogna "educativa" organizzata in una scuola elementare a Santa Teresa Riva e avviare un'ispezione contro la dirigente scolastica. Trovo davvero inaudito e gravissimo l'evento da Lei organizzato in palese violazione dell'art. 11 della Costituzione e delle norme del diritto internazionale in materia di difesa del fanciullo. Esprimo da educatore, insegnante, giornalista e attivista nonviolento e pacifista tutta la mia costernazione per l'inqualificabile scelta educativa".

E alla fine la dirigente ha deciso di bloccare tutto. "Sono rammaricata perchè è stato travisato il progetto della scuola – spiega D'Amico – “Community Relation” è un progetto interculturale volto all’apprendimento della lingua straniera partito del 2021 con varie iniziative. Nessuno sarebbe venuto qui in divisa a formare o parlare di guerra. Questa è una scuola con una mission educativa chiara e forte, lontana da ogni intendimento bellico, tanto che sono state molte le manifestazioni per la pace che si sono svolte in questi anni, l'ultima contro la guerra in Ucraina quando abbiamo organizzato in sinergia con altri studenti, una raccolta fondi e momenti di confronto. Ho ritenuto comunque di dover annullare perchè mi è dispiaciuto vedere l'immagine della mia scuola associata a quelle della guerra che mai e poi mai approveremo".

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