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Matteo Messina Denaro

Messina Denaro e gli ordini alla sorella sui soldi: “Fatti dare i 40mila, così sono più coperto”

Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire la rete di “finanziatori” della latitanza di Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio. Alla sorella il boss chiedeva di farsi prestare 40mila euro. “Così sono coperto per come voglio io”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un prestito di 40mila euro per riempire di nuovo le casse di denaro a disposizione. "Devi incontrare Parmigiano solo una volta – scriveva Matteo Messina Denaro alla sorella Rosalia  a proposito dei soldi che il boss voleva rimettere nel deposito personale – e dirgli che nessuno lo vuole impaccare, che i 40mila euro dati in prestito saranno restituiti appena torna il complicato o il grezzo vende un suo bene già messo in vendita". I 40mila euro che il boss di Cosa Nostra aveva utilizzato "per un'emergenza" e che voleva aggiungere nuovamente al fondo di circa 120mila euro per "stare più tranquillo". "I soldi che avevano non mi bastavano, ho avuto bisogno di questi 40 – scriveva nel pizzino per sua sorella -. Quindi ne sono rimasti 85mila e questo è un problema, sono pochi, devo avere un deposito più grosso, se no dove vado a sbattere? Non sono coperto per come voglio io".

Le forze dell'ordine che hanno arrestato Rosalia "Rosetta" Messina Denaro nella giornata di venerdì scorso stanno cercando di ripercorrere le strade segnate da quelle cifre per trovare il "tesoro" del boss ancora non individuato. Quello che appare certo, è che la sorella dell'ex latitante si sia occupata per almeno 10 anni della gestione delle casse di contanti, di mantenere le comunicazioni con altre parti di Cosa Nostra attraverso l'uso dei pizzini e, negli ultimi due anni, di seguire la terapia oncologica al quale il fratello si stava sottoponendo.

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Proprio la serie di appunti custodita in anfratti nascosti della casa ha portato all'arresto di Messina Denaro il 16 gennaio. I pizzini, infatti, sarebbero stati ritrovati dalle forze dell'ordine durante un sopralluogo per installare alcune telecamere utili alle indagini. A distanza di circa due mesi dall'arresto del boss, il fermo della sorella Rosalia ha segnato un nuovo punto di partenza per cercare di decifrare i "nickname" relativi a persone in affari con Cosa Nostra spesso citate nei bigliettini che il latitante spediva alla sorella. Ciliegia, Condor, Malato, Parmigiano, Grezzo e Complicato potrebbero essere "finanziatori" della latitanza dello stragista, persone che potrebbero essere rimaste in affari con Messina Denaro e averne permesso il sostentamento durante questi 30 anni.

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Altro punto ancora oscuro è l'uso fatto di quei 40mila euro presi dalle casse di denaro disponibile per il boss mafioso. "Quei 40mila dai W, di ciò ti ho parlato nella lettera che dovevi leggere subito – scriveva alla sorella -. Quindi sai cosa ho comprato con questi 40mila". Secondo alcune ipotesi, si tratterebbe di denaro impiegato negli ultimi anni per l'acquisto del covo dove Messina Denaro si è nascosto per l'ultimo periodo di latitanza e per comprare l'auto con la quale si spostava tra ospedale, clinica, supermercati e ristoranti.

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