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Medico muore in ospedale a Manduria stroncato da infarto. Cgil: “Mancanza di personale e troppo stress”

Un medico di 60 anni è morto in ospedale a Manduria dove lavorava da anni. Tuona la Cgil sulla mancanza di personale sanitario: “Ogni reparto viaggia mediamente su una dotazione organica del 50% in meno rispetto al necessario”.
A cura di Chiara Ammendola
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È morto mentre era in ospedale a Manduria, dove prestava servizio da anni, il medico 60enne Giovanni Buccoliero: è stato stroncato da un infarto e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte dei colleghi. Una vicenda che ha scosso profondamente la comunità del Tarantino ma che ha riportato al centro dell'attenzione il tema della mancanza di personale sanitario negli ospedali pugliesi, e non solo.

Inizialmente si era infatti diffusa la notizia che Buccoliero fosse in turno da 24 ore ma la Asl di Taranto ha smentito la cosa spiegando che il medico avrebbe dovuto iniziare il suo turno la sera, alle 21 e che era passato prima in ospedale "come fa spesso chi ha ruoli apicali nella sanità, per verificare la situazione in reparto e per senso di responsabilità. Era un medico generoso e dedito ai pazienti".

La Cgil di Taranto ha diffuso una nota questa mattina nella quale denuncia le condizioni della sanità tarantina che è al collasso: “La tragica scomparsa di un medico, colpito da infarto conferisce ancora più assurda e insensata violenza ad uno scenario da conflitto bellico – le dure parole di Paolo Peluso, segretario provinciale Cgil – ogni reparto viaggia mediamente su una dotazione organica del 50% in meno rispetto al necessario". Per Peluso si tratta di "un'emergenza strutturale, che va affrontata con coraggio e determinazione".

“I medici al fronte nei difficili anni della pandemia, oggi allo stremo delle loro forze, pagano ancora con la vita, e con la compressione dei loro diritti una politica scellerata di tagli e precariato in sanità – continua Peluso – e un cittadino, un medico, stressato, stanco, e impossibilitato a riposare, andare in ferie, chiedere un congedo parentale, costretto a turni massacranti, fa male a se stesso, come è accaduto questa notte a Manduria, e potenzialmente rischia di far male ad altri”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, che ha puntato il dito contro il presidente della regione Puglia Michele Emiliano parlando di "un’oggettiva carenza di medici ma anche di una carenza di modelli organizzativi adeguati".

Commosso il presidente dell'Ordine dei medici di Taranto, Cosimo Nume che in una nota ha detto: "Notizia ancora più sconvolgente per il contesto in cui la sua vita si è improvvisamente spenta. Medico sino ai suoi ultimi istanti, persona mite e gentile nel ricordo dei tanti amici e colleghi. Lascia a noi tutti un esempio di grande professionalità ma anche un monito a riflettere sulle condizioni difficili in cui di questi tempi, ovunque e a qualsiasi livello, si svolge il nostro lavoro".

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