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Martin, che si è diplomato un anno prima: “Lo possono fare tutti, il mio sogno è insegnare”

Grazie alla media voti, il 18enne bolognese ha affrontato la maturità un anno prima, studiando sia il programma di quarta che quello di quinta. “Bisogna sentirsela, ma consiglio a tutti di farlo”
A cura di Beppe Facchini
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Secchione? Non proprio. Martin Mansour, 18enne di Casalecchio di Reno, a due passi da Bologna, è uno dei pochi in Italia ad essersi diplomato in quattro anni grazie alla cosiddetta “abbreviazione per merito”, un'opportunità garantita dal Miur, che consente di anticipare l'accesso agli esami di stato agli studenti più bravi.

“Bisogna avere otto in tutte le materie al quarto anno e tutti sette al secondo e al terzo -spiega a Fanpage.it il giovanissimo genio-. Io un secchione? Insomma. Diciamo che ho sempre studiato abbastanza, ma non l'ho messo sempre come priorità però. Non ho tolto niente al mio tempo libero e ho fatto tutte le mie cose, non sono uno che si affonda nei libri”.

Per il percorso di abbreviazione per merito è necessario avere gli stessi voti alti anche in condotta e non è consentito a chi è stato bocciato negli ultimi due anni, chiaramente.

Ma si tratta di un'opportunità che, assicura il 18enne bolognese, neodiplomato con 98/100 all'istituto "Crescenzi-Pacinotti-Sirani", in via Saragozza, non tutti conoscono.

“È stata un'occasione che ho scoperto per caso alla fine del terzo anno -racconta-. Ho sempre voluto insegnare e so che con il mio diploma è possibile farlo alle superiori come docente Itp (che sta per Insegnante Tecnico Pratico, ndr) e dunque, siccome ci sarebbe stato l'aggiornamento delle graduatorie nel 2022 ho tentato di diplomarmi un anno prima proprio per rientrare”.

La selezione tanto attesa per aggiornare le graduatorie, però, il ministero l'ha anticipata dal mese di luglio, com'era d'abitudine, a maggio. “Dunque questa opportunità non l'ho avuta, però ho scelto comunque di fare questo percorso”. Di arrivare fino in fondo, insomma.

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Maggiore di tre fratelli, papà egiziano e mamma emiliana, Martin si è così diplomato all'indirizzo servizi per la sanità e assistenza sociale, affrontando tutti quei timori che altri suoi coetanei conosceranno solo fra un anno, fino a superare brillantemente la maturità.

E senza dover necessariamente rinunciare al suo servizio di volontariato in un centro sociale, ai momenti di relax che tanto gli piacciono o ai giri in centro coi fratellini.

“Se si hanno i requisiti, si può presentare domanda di ammissione come candidato interno che fa l'abbreviazione per merito e si viene accorpati ad una classe quinta con cui fare l'esame di stato” spiega ancora Martin, che però precisa come in questo modo si devono comunque studiare due programmi scolastici contemporaneamente.

“Bisogna sentirsela, non è facile -avverte infatti il giovane-. Bisogna studiare il programma del quarto anno insieme alla classe e quello del quinto autonomamente, come se si fosse privatisti”.

Non proprio una passeggiata. Però il suo esempio pare abbia già fatto breccia in altri studenti dello stesso istituto. “Quando si è sparsa la voce, qualcuno del terzo anno è venuto a chiedermi come funzionasse -conferma Martin-. Questo mi fa piacere, perché ho fatto in modo che anche altri potessero conoscere una cosa sconosciuta”.

In attesa del test di ammissione all'università per il corso in scienze della formazione primaria, “manderò le messe a disposizione per insegnare in tutta Italia. Consiglio a tutti di farlo” conclude, rivolgendosi quindi a tutti “quelli che hanno i requisiti, che hanno voglia di studiare, che hanno dei progetti ben chiari per il futuro: è tempo guadagnato”.

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