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Marò, sabato scade il permesso di Latorre: il fuciliere rischia di tornare in India

Questa settimana scade il permesso per motivi di salute rilasciato a Massimiliano Latorre. Dopo il no alla libertà sancita dal Tribunale internazionale del diritto del mare, il fuciliere rischia di tornare in India dove però per ora non ci sarà nessun processo per ordine dello stesso Itlos.
A cura di Antonio Palma
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Mentre si attende l'avvio del procedemmo internazionale davanti alla Corte de L'Aja per l'arbitrato che dovrà giudicare nel merito il caso, l'Italia potrebbe subire un nuovo smacco per il caso dei due marò. Entro questa settimana infatti scadrà il permesso rilasciato a Massimiliano Latorre da parte delle autorità di Nuova Delhi per curarsi in Italia dopo il malore che lo ha colpito nel settembre del 2014 e il fuciliere di marina potrebbe essere costretto a tornare in India. I tempi dell’arbitrato infatti si preannunciavano molto lunghi e l'Italia si è vista già respingere dal Tribunale internazionale del diritto del mare (Itlos) di Amburgo la richiesta di libertà provvisoria per i due marò. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone infatti restano formalmente accusati in India di aver ucciso due pescatori indiani nel febbraio del 2012 scambiandoli per pirati durante un servizio antipirateria a bordo del mercantile Enrica Lexie.

Per i due fucilieri però per il momento non ci sarà alcun processo in India visto che lo stesso Itlos nell'agosto scorso ha accolto l'altra richiesta italiana imponendo alle parti in causa la sospensione di ogni iniziativa giudiziaria presente e futura, sempre in attesa dell'arbitrato all'Aja. Quindi sabato prossimo Latorre rischia di tornare in India con Girone ad attendere ancora per altro tempo la soluzione del loro caso. Per questo, come rivela Il Giornale, attorno al caso si è innescata una nuova polemica politica con il capogruppo di Forza Italia in Commissione Difesa della Camera, Elio Vito, che ha chiesto per mercoledì prossimo l'intervento di un rappresentante del governo come il ministro della difesa Pinotti per spiegare come Renzi intenda muoversi.

Sul ritorno dei due fucilieri in Italia, nei giorni scorsi si era parlato di un presunta trattativa segreta tra i due Paesi che prevedeva il loro rientro in cambio di alcune richieste dell'India. In particolare si parlava del doppio impegno dell'Italia a ritirare le sue obiezioni sull'ingresso dell'India in organismi di controllo internazionali legati agli armamenti e a rimandare Latorre e Girone in India per essere processati qualora il tribunale internazionale si esprimesse a favore della giurisdizione indiana. La presunta trattativa però è stata smentita da entrambi i Paesi con l'Italia che ha affermato che continuerà a fare valere le proprie ragioni nella sede arbitrale presentando una nuova richiesta di rientro dei due marò direttamente all'Aja.

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