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Covid 19

Maria, morta davanti ai familiari dopo aver atteso l’ambulanza per 50 minuti: “Vogliamo giustizia”

Chiedono giustizia i familiari di Maria Grazia Gentile, la donna morta in piazza a Noci, in provincia di Bari, dopo aver atteso per 50 minuti l’arrivo dell’ambulanza in seguito ad un malore. “Sono rimasta seduta con mia madre morta tra le gambe, continuando a riscaldarla, nell’attesa di un’ambulanza che non arrivava mai”, ha detto la figlia. Il sindaco Nisi a Fanpage.it: “Quello che è successo è uno schiaffo in faccia a tutti che ci richiama alla drammaticità del momento che viviamo”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da La Stampa.
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È ancora sotto choc la comunità di Noci, piccolo comune in provincia di Bari, dove sabato scorso Maria Grazia Gentile è morta a circa 70 anni nella centralissima piazza Garibaldi, dove si era recata per fare una passeggiata insieme ad alcuni familiari: dove aver accusato un malore, ha aspettato per 50 minuti che arrivasse un'ambulanza per soccorrerla, ma alla fine per lei non c'è stato nulla da fare. I tempi lunghi di attesa sono stati causati dall'emergenza Coronavirus e da un sistema sanitario regionale che non riesce più a sostenere il peso di quanto sta succedendo. La notizia del decesso della signora aveva fatto il giro d'Italia dopo che il sindaco, Domenico Nisi, l'aveva resa nota attraverso i suoi canali social. Ma ora è la figlia di Maria Grazia a intervenire direttamente e a chiedere giustizia.

La rabbia della figlia: "Morta tra le mie gambe"

"Sono rimasta seduta con mia madre morta tra le gambe, continuando a riscaldarla, nell'attesa di un'ambulanza che non arrivava mai", ha raccontato Anna, la figlia della 69enne, al quotidiano La Stampa, che ora chiede giustizia per la mamma. "Le linee erano sempre occupate oppure non rispondeva nessuno – ha continuato -. All'ennesima chiamata, il 118 ha risposto che non c'erano mezzi disponibili. E intanto mia mamma era sempre più pallida". La donna è morta così, su una panchina del centro di Noci. "Non è stato un infarto fulminante, il sistema sanitario ha fallito. Si è concentrati sul Covid, ma si muore anche di altro. I soccorritori sono arrivati dopo 50 minuti e senza un medico. Gli infermieri hanno dato il massimo. Erano amareggiati, hanno spiegato che non ci sono mezzi né personale sufficiente. Persino la dottoressa del 118, quando è arrivata, mi ha detto che questa è una sconfitta anche per loro".

Il sindaco a Fanpage.it: "Schiaffo che ci richiama a drammaticità del momento"

Sulla vicenda è tornato anche il sindaco di Noci, Domenico Nisi, che per primo aveva raccontato quanto successo sabato scorso definendo inaccettabile i tempi di attesa dell'ambulanza ma anche la morte di Maria Grazia. Contattato da Fanpage.it ha sottolineato: "La signora ha avuto un malore mentre era in piazza Garibaldi con alcuni familiari, e purtroppo è venuta a mancare davanti a tutte le persone che erano lì in quel momento. Purtroppo il numero delle chiamate al 118 è raddoppiato, in Puglia come nel resto d'Italia, i tempi di attesa al pronto soccorso si sono allungati e l'impatto notevole del Covid sulla tenuta del sistema sanitario si sta rivelando in tutta la sua drammaticità. Nel mio Comune secondo l'ultimo report abbiamo 30 casi positivi e altrettante persone in isolamento fiduciario. In tempi normali l'intervento degli equipaggi del 118 si mantiene in quelli che sono i limiti delle procedure previste. Ho usato l'aggettivo inaccettabile perché quello che è successo è una cosa che non può essere accettata dai familiari della vittima, a cui rinnovo la mia vicinanza, ma anche come fatto in sé, perché 50 minuti per avere risposta di interventi a situazioni di urgenza sono tanti. Infine è inaccettabile che ci sia gente che continui a vivere come se niente fosse: la morte della signora è uno schiaffo in faccia a tutti che ci richiama alla drammaticità del momento che viviamo".

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