2.811 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mamma non paga la mensa, il Comune di Vauda Canavese (Torino) nega il pulmino al figlio disabile

A Vauda Canavese (Torino), la mamma di un dodicenne con una malattia rara ha denunciato il Comune. La donna è indietro con il pagamento delle rate della mensa scolastica e se non salda il debito non potrà avere il pulmino necessario per portare il ragazzino a scuola. Il sindaco: “Risolveremo il problema”.
A cura di Susanna Picone
2.811 CONDIVISIONI
Immagine

A Vauda Canavese, piccolo comune del Torinese, va avanti da settimane un tira e molla tra il sindaco e una famiglia della zona. La querelle è iniziata verso la metà di febbraio quando la mamma di un ragazzino disabile ha fatto richiesta alla scuola e al Comune di aiutarla a trovare un mezzo idoneo a trasportare il figlio a scuola. Il ragazzino, un dodicenne affetto da una sindrome rara e che ha bisogno di un trasporto dedicato e di un accompagnatore, frequenta le scuole medie a San Carlo Canavese. A ricostruire quanto accaduto è il quotidiano Repubblica secondo cui di recente la mamma del ragazzo ha denunciato l’amministrazione comunale. La famiglia dello studente sarebbe rimasta indietro con il pagamento delle rate della mensa scolastica e se non salda il debito non potrà avere il pulmino di cui ha bisogno. La donna avrebbe quindi deciso di procedere contro l'amministrazione guidata da Alessandro Fiorio per ottenere il servizio ed evitare che il figlio possa rischiare di perdere l’anno per le troppe assenze.

Botta e risposta tra il sindaco e la mamma dello studente disabile – Il quotidiano riporta le parole di entrambi i protagonisti della vicenda, il sindaco Fiorio e la mamma del dodicenne. “La signora ci aveva chiesto di accedere al servizio scuolabus senza fare cenno alla disabilità del figlio –  ha detto il primo cittadino del comune piemontese -. Per avere diritto allo scuolabus è necessario essere in regola con i pagamenti passati. Per questo dagli uffici comunali ha ricevuto quella risposta. Nel momento in cui ci è stato spiegato che alla signora serviva un trasporto diverso, abbiamo chiesto la documentazione che spiegasse le condizioni del ragazzo e ci siamo attivati con l'Asl per risolvere il problema. Proprio ieri ci hanno risposto che, se c'è un accompagnatore, lo studente può usare il servizio scuolabus senza bisogno di altri mezzi. Come vede, ci siamo attivati per risolvere il problema”. “Sono una mamma con quattro bambini malati e seguita dai servizi sociali. Mi chiedo come il Comune possa affermare di non aver avuto presente la mia situazione prima che io presentassi domanda – ha spiegato la sua posizione la donna -. Se ho compilato la domanda per lo scuolabus e non per un trasporto disabili è soltanto perché in Comune mi hanno detto che il modulo non era disponibile”. Secondo la mamma, il figlio da tre settimane non riesce ad andare a scuola.

2.811 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views