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Maltempo, temporali flagellano il Centro Sud: tromba d’aria in Salento, fiume di fango in Sicilia

Numerosi i danni causati dal maltempo nelle ultime ore sulle regioni centro meridionali: una tromba d’aria si è abbattuta sul Salento, in Sicilia frane e famiglie isolate dopo temporale, in Calabria una donna è stata salvata dai vigili del fuoco dalla sua abitazione invasa dall’acqua.
A cura di Ida Artiaco
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Maltempo a Catanzaro.
Maltempo a Catanzaro.

Il maltempo continua a mettere in ginocchio gran parte delle regioni italiane del Centro Sud. Nelle ultime ore si sono verificati danni dalla Sicilia alla Puglia, passando per Calabria e Campania e Lazio, a causa delle pioggia caduta abbondante accompagnata anche da grandine e vento forte.

Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha convocato una riunione dell'unità di crisi del Dipartimento per seguire l'evolversi della situazione. Al momento, scrive il Dipartimento in un tweet, in Sicilia vengono segnalate "criticità soprattutto alla viabilità per frane e smottamenti" mentre in Calabria e Puglia si registrano "allagamenti, trombe d'aria e disagi".

Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per allagamenti, soccorso ad automobilisti in difficoltà e danni d'acqua in genere. Ecco, di seguito, la situazione regione per regione.

Tromba d'aria in Salento

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Una tromba d'aria si è abbattuta durante un violento temporale ieri sera in Salento provocando danni. I comuni maggiormente interessati sono stati Ugento, Lequile, San Pietro in Lama, Carmiano, Campi salentina e Novoli.

Alcuni alberi sono finiti sugli immobili vicini o sono caduti sulle auto in sosta, alcune tensostrutture sono state pesantemente danneggiate e i muretti abbattuti assieme ai segnali stradali e ai pali dell'elettricità. Non si registrano al momento danni alle persone.

Paura a Novoli, in particolare, dove è finita in strada la copertura impermeabilizzante del lastrico solare della Rsa ‘Villa Elena' e sono state danneggiate le tensostrutture della Fòcara, la grande piramide composta da fascine di vite a cui, a metà gennaio, viene appiccato il fuoco in onore di Sant'Antonio Abate.

Allagamenti in Calabria

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Allagamenti si sono verificati anche in Calabria, in particolare in provincia di Catanzaro e Crotone. Il comune di Roccabernarda ha pubblicato sulla propria pagina Facebook le immagini della distruzione del maltempo delle scorse ore, aggiungendo un invito ai cittadini a "evitare spostamenti dentro il paese per facilitare le operazioni di pulizia. Siamo vicini a tutte le famiglie che hanno subito danni e saremo punto di riferimento costante nei prossimi giorni sia a livello morale che burocratico".

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Nel catanzarese, a Simeri Crichi una donna anziana è stata recuperata e tratta in salvo dall'abitazione invasa dall'acqua. In totale sono 34 gli interventi portati a termine dai vigili del fuoco, 12 quelli in corso e circa 70 le richieste in attesa. A Cicala il maltempo ha provocato il danneggiamento del depuratore e della condotta adduttrice delle sorgenti.

Polemica dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita: "È stata una notte di grande trepidazione e di grande angoscia. La bomba d'acqua che ha colpito la nostra città non era stata prevista da nessun bollettino meteorologico e non era stata preceduta da nessuna allerta", ha fatto sapere tramite una nota.

Strade invase dal fango in Sicilia

Paura anche in provincia di Messina, dove i temporali e il forte vento delle scorse ore hanno provocato danni, con torrenti tracimati, strade, cantine e case allagate, gente bloccata nelle auto o in casa, tratti di strada crollati soprattutto a Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, dove i rispettivi sindaci hanno invitato i cittadini a "rimanere nelle proprie abitazioni e a evitare di mettersi in strada".

Le forti piogge hanno dato vita anche a frane, con la conseguente interruzione del traffico sulle strada invase dal fango. Anche l'A20 è stata interrotta tra gli svincoli di Falcone e Barcellona Pozzo di Gotto, case e sottopassaggi allagati con persone rimaste bloccate nelle auto, in casa, e alcune famiglie isolate.

Acqua alta a Venezia: attivato il Mose

Nuovo picco di acqua alta a Venezia, dove la marea ha toccato alle ore 6.50 i 121 centimetri, misurati in Adritico alla Bocca di Porto del Lido, mentre in città l'acqua è salita al massimo a 70 centimetri sul medio mare e dove è stato attivato il Mose.

Le barriere mobili sono state alzate alle 2.50 alle bocche di porto di Lido e Chioggia mentre quella di Malamocco è stata chiusa alle 5.30 per permettere l'ingresso in laguna ad un traghetto.

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