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Maltempo in Salento, la forza del mare fa riemergere tomba antica e ossa umane sulla spiaggia

A Porto Cesareo, in provincia di Lecce, la forza dal mare è riuscita a riportare in superficie un reperto originariamente sommerso dal mare, una tomba antica con tutto il suo contenuto, comprese ossa umane che probabilmente lì erano sepolte. Ad accorgersi del reperto archeologico sula battigia alcuni passanti che si aggiravano in spiaggia.
A cura di Antonio Palma
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Non solo disagi, danni e distruzione, la forza del maltempo che nei giorni scorsi ha imperversato anche sul Salento potrebbe aver lasciato anche qualcosa di buono, almeno agli archeologi. A Porto Cesareo, in provincia di Lecce, la forza dal mare infatti è riuscita a riportare in superficie a riva un reperto originariamente sommerso dal mare, una tomba antica con tutto il suo contenuto, comprese ossa umane che probabilmente lì erano sepolte. Come racconta il Quotidiano di Puglia, il singolare rinvenimento è avvenuto lungo la spiaggia di  Torre Chianca dopo la mareggiata che il 13 novembre ha devastato la costa del litorale.

Ad accorgersi del reperto archeologico nei pressi di alcuni stabilimenti balneari, sarebbero stati alcuni passanti che si aggiravano in spiaggia. La tomba, trascinata a riva e scoperchiata mare forza otto, giaceva proprio sulla battigia. I passanti hanno subito allertato le autorità locali  e sul posto son accorsi esperti e archeologiche per raccogliere i reperti e metterli al sicuro prima di stabilire poi  a quale periodo risalga l'antico sarcofago in pietra e soprattutto i reperti ossei. Dell'esistenza della tomba antica al largo della costa pare si fosse già a conoscenza da tempo  in zona ma ora saranno gli esperti a tirare le conclusioni dle sua origine

Maltempo: a Porto Cesareo danni per 5 milioni

Intanto a Porto Cesareo si fa la conta dei danni causati dal maltempo. Secondo una prima stima del comune, la distruzione sarebbe di proporzioni enormi e tra danni a privati ed edifici pubblici la cifra si aggirerebbe intorno ai cinque milioni di euro. "La conta è iniziata, ma non è ancora finita” ha spiegato il sindaco, Salvatore Albano ricordando che “Priorità assoluta è la messa in sicurezza di situazioni di pericolo, per cui abbiamo avviato lavori urgenti a nostre spese" ma "non appena sarà riconosciuto lo stato di calamità naturale, chi ha subito danni potrà presentare richiesta di ristoro su appositi moduli, allegando materiale fotografico del prima e del dopo l’ondata di maltempo, e fatture delle ditte che hanno effettuato i lavori”.

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