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Maltempo fa strage di pesci: 9mila trote morte a Baveno, anni per ricostruire tutto

Le trote erano destinate a ripopolare i corsi d’acqua demaniali piemontesi. “L’incubatoio di Baveno e tutti i volontari sono in ginocchio. Anni di lavoro spazzati via in una notte di pioggia” hanno scritto dall’associazione Pescatori del Mottarone ricordando che ora ci vorranno anni per ricostruire tutto.
A cura di Antonio Palma
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È una vera e propria strage di pesci quella causata dalla ondata di maltempo che in questi giorni ha colpito l'Italia e in particolare Piemonte e Liguria provocando morte e distruzione. Oltre novemila trote di allevamento infatti sono andate perse in Piemonte quando il brutto tempo ha imperversato in zona interrompendo la condotta per il ricambio dell’acqua che era fondamentale per tenerle in vita. La strage di pesci a Baveno, all’incubatoio dell’associazione Pescatori del Mottarone, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

La catastrofe si è consumata in piena notte tra venerdì e sabato quando la furia dei temporali si è abbattuta sulla zona. Alla base di tutto una grossa frana che si è staccata dalla montagna a causa delle grosse piogge ed è finita nel greto del rio Selva Spessa dove appunto vi era la condotta che portava acqua all’incubatoio. Una sciagura per le trote che erano destinate a ripopolare  i corsi d’acqua demaniali piemontesi ma una tragedia anche per i tanti volontari che con cura e dedizione si occupano della struttura  occupandosi di ogni aspetto per il benessere dei pesci. Nulla hanno potuto contro la furia del maltempo che ha tranciato oltre trecento metri di tubazioni.

"L'incubatoio di Baveno e tutti i volontari sono in ginocchio quasi increduli nel constatare come la forza di madre natura questa volta non ha fatto sconti a nessuno, tantomeno a tantissime nostre trote che non hanno avuto nessuna possibilità di scampo. Anni di lavoro spazzati via in una notte di pioggia" hanno scritto dall’associazione Pescatori del Mottarone. La strage di pesci va al di là delle novemila trote morte. Come spiegano gli stessi volontari, infatti, nei prossimi mesi non sarà possibile immettere nei aghi e fiumi 1 milione e 200 mila avannotti di trota visto che son andati persi anche la gran parte dei pesci riproduttori. "Praticamente tutti i riproduttori di fario mediterranea sono morti e anche una buona parte delle marmorate" hanno spiegato i volontari,  i pochi esemplari scampati sono stati trasferiti in altri incubatoi : ora serviranno anni per ripopolare  e ricostruire tutto.

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