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Malice, la cagnolina sopravvissuta per 16 giorni sui ghiacciai delle Alpi prima di tornare a casa

La storia a lieto fine della cagnetta Malice che ha vagato da sola tra i ghiacciai del Monte Cervino a una quota di oltre tremila metri per oltre due settimane con temperature fino a -25 gradi prima di ritrovare la strada di casa e riabbracciare il suo conduttore Lucio Trucco che ormai pensava al peggio.
A cura di Antonio Palma
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Quando si è allontanato tra le montagne innevate nessuno si è preoccupato più di tanto visto che stiamo parlando di un pastore belga Malinois specializzata nella ricerca di persone disperse sotto le valanghe ma quando sono passate ore e poi giorni senza che ritornasse a casa, si è temuto il peggio. La cagnetta di nome Malice infatti ha vagato da sola tra i ghiacciai del Monte Cervino a una quota di oltre tremila metri per oltre due settimane con temperature fino a -25 gradi. Fortunatamente però è scampata al freddo e alla fame prima di ritrovare da sola la strada di casa e riabbracciare il suo conduttore Lucio Trucco. A raccontare la storia a lieto fine è stato lo stesso uomo, guida alpina e tecnico del Soccorso alpino valdostano.

“In inverno tengo sempre il cane al rifugio con me in modo da essere pronti a partire assieme in caso di interventi e quindi quel giorno stavamo facendo acqua ai serbatoi, al mattino, quando lei è partita dietro ai gatti delle nevi” ha ricostruito Trucco. Dopo una breve attesa nella speranza di un ritorno, ha iniziato ad impensierirsi e sono partite le ricerche. L’uomo ha pubblicato annunci su Facebook, per chiedere aiuto ma di Malice sembrava non esserci traccia. “Grazie alle webcam degli impianti sciistici, la abbiamo vista sul ghiacciaio e l’abbiamo cercata ovunque, ma non si trovava" ha spiegato.

“L’abbiamo cercata per dieci giorni, anche con elicottero e drone. Pensavamo fosse dentro un crepaccio o comunque bloccata. Due settimane dopo ho detto ‘o è scesa a Zermatt, sul lato svizzero, e qualcuno la tiene in un appartamento, o temo il peggio” ha raccontato all’Ansa Trucco. La svolta lunedì sera quando improvvisamente Malice si è presentata davanti al rifugio, provata dalle fatiche ma scodinzolante e felice. “È pelle e ossa. Ci metterà due settimane a riprendersi, ha perso tutto il tono muscolare. Però è tornata” ha commentato la guida alpina, concludendo: “Ha solo qualche taglio sul muso e sulle zampette, ma niente di grave. Ora dobbiamo darle da mangiare poco alla volta, per evitare il rischio di una torsione dello stomaco”.

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