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Magnate scomparso, la famiglia si arrende: “Finita la speranza di ritrovarlo vivo”

La famiglia del magnate tedesco Karl-Erivan Haub, disperso sul Cervino, aveva garantito fondi illimitati nella speranza di trovarlo vivo ma dopo una settimana si è arresa. Le ricerche proseguiranno ma senza urgenza e solo per individuare il cadavere.
A cura di Antonio Palma
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Dopo la notizia della sua scomparsa si erano immediatamente mobilitati mettendo a disposizione tutto il loro patrimonio pur di ritrovarlo ma, dopo giorni di inutili ricerche, anche per la famiglia del magnate tedesco Karl-Erivan Haub è arrivato il momento di arrendersi. Dopo aver ascoltato i soccorritori e aver valutato la situazione, infatti, i parenti del Ceo del gruppo Tengelmann, disperso da sabato scorso sul Monte Cervino, hanno preso atto che non ci sono più speranze di poterlo recuperare ancora in vita. "Nelle condizioni climatiche estreme" dell'area in cui si è perso, mentre faceva un allenamento di scialpinismo, "non c'è più alcuna possibilità di sopravvivenza, pertanto la ricerca di sopravvissuti è passata a essere una operazione di recupero" hanno scritto in una nota i parenti dell'uomo, confermando che la famiglia non ha più speranze di ritrovarlo vivo .

Del 58enne amministratore delegato della holding Tengelmann si sono perse le trace sabato mattina quando aveva deciso di intraprendere in solitaria un’escursione scialpinistica sul Piccolo Cervino, al confine tra Italia e Svizzera. Una impresa non impossibile vista la sua passione ultra decennale per la montagna e le capacità di sciatore che aveva. Haub infatti voleva allenarsi in vista della "Patrouille des Glaciers", gara scialpinistica alla quale avrebbe dovuto partecipare la prossima settimana. L'ultima sua presenza accertata è alle ore 9,10 di quel giorno alla stazione a monte della funivia a 3.800 metri di quota, inquadrato da una telecamera nella stazione sciistica, poi più nulla. All’appuntamento che aveva alle ore 16 non è mai arrivato, poco dopo sono scattate le ricerche, rese difficili anche dal maltempo che imperversava in zona.

La famiglia aveva garantito fondi illimitati nella speranza di trovarlo, spiegando: "È un esperto sciatore e alpinista, per questo, nonostante il tempo trascorso, non rinunciamo alla speranza di poterlo trovare”.  Del resto una giornata di ricerca con gli elicotteri può costare anche 30mila franchi svizzeri, oltre 25mila euro. Ogni sforzo però si è rivelato vano e col passare delle ore le speranze si sono affievolite sempre di più fino a scomparire del tutto. Le ricerche dell'uomo comunque sono proseguite anche oggi con un impegno dei soccorritori sia sul versante svizzero del Cervino che su quello italiano e proseguiranno anche nei giorni a venire per individuare il suo corpo.

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