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Lutto nel mondo della boxe, morto a 19 anni Giacomo Lupo: ucciso in una sparatoria a Palermo

Giacomo Lupo, 19 anni, è una delle vittime della sparatoria verificatasi nel quartiere Zen di Palermo. Il ragazzo è un giovane campione italiano, che ha indossato anche la canottiera delle Nazionali Azzurre Italia Boxing Team. Insieme a lui è morto anche il padre, Antonino. Le condoglianze della Federazione Pugilistica Italiana: “Siamo a lutto”.
A cura di Ida Artiaco
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Giacomo Lupo, 19 anni (Facebook).
Giacomo Lupo, 19 anni (Facebook).

È il giovane campione italiano di boxe Giacomo Lupo una delle vittime del raid armato verificatosi nella serata di ieri, giovedì 14 marzo, nel quartiere di Zen di Palermo. A confermare la notizia è stata la Federazione Pugilistica Italiana (Fpi): "Ieri notte è venuto a mancare il giovane pugile 19enne, Giacomo Lupo, che ha indossato anche la canottiera delle Nazionali Azzurre Italia Boxing Team. Il Presidente Lai, a nome e per conto del Pugilato Italiano, esprime le sue più vive condoglianze alla famiglia", si legge in un comunicato pubblicato sul sito internet ufficiale. A morire nell'agguato è stato anche il padre di Giacomo, Antonino.

Per il duplice omicidio, stando a quanto riporta il Giornale di Sicilia, si sarebbe costituito questa mattina il presunto killer, un ragazzo di 26 anni, già condannato a due anni per la rissa che il 14 febbraio del 2015 ha portato alla morte del giovane medico Aldo Naro nella discoteca Goa e con precedenti per stupefacenti. Il giovane sarebbe un vicino di casa delle due vittime e si sarebbe presentato alla sede del comando provinciale dei carabinieri intorno alle 11:30 confessando di essere lui l'autore del delitto. Al momento è sotto interrogatorio. Nel corso della notte gli inquirenti hanno anche continuato le indagini per far luce su quanto successo nel quartiere del capoluogo siciliano. In particolare, sono stati ascoltati familiari e amici del 53enne Antonino e del figlio Giacomo, che solo il giorno prima aveva festeggiato il suo 19esimo compleanno, dagli investigatori della Squadra Mobile nel tentativo di raccogliere informazioni utili per risalire ai responsabili del bagno di sangue in via Rocky Marciano. Il quartiere è presidiato dalla polizi. Subito dopo la sparatoria alcuni familiari, che hanno sentito i colpi di pistola e hanno intuito quanto stava accadendo, sono scesi in strada e hanno caricato su un'auto i due feriti. Ma per entrambi la corsa in ospedale si è rivelata inutile. Quando sono arrivati nel Pronto soccorso dell'ospedale Villa Sofia Antonino e Giacomo Lupo erano già morti

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