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Lucca: studenti ‘donano’ a scrittrice ivoriana foto con svastica e disegno sessista

A consegnarle l’immagine sarebbero stati due ragazzi di 15 e 16 anni. “Vogliamo farle un regalo”. Clémentine Pacmogda era appena uscita di scuola, a seguito di un incontro con studenti a Barga, in provincia di Lucca.
A cura di Biagio Chiariello
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"Due studenti mi hanno regalato una foto con una svastica e figure oscene perché sono nera". Così Clementine Pacmogda, scrittrice nata in Costa d'Avorio, che vive a Borgotaro, dove lavora come insegnante di sostegno in un liceo, parla vittima del grave episodio razzista e sessista che l'avrebbe coinvolta direttamente a seguito di un incontro con studenti a Barga, in provincia di Lucca.

A consegnarle l'immagine sarebbero stati due ragazzi di 15 e 16 anni. "Vogliamo farle un regalo", le avrebbero detto per poi consegnarle una fotografia, in parte strappata, che ritrae una ragazza che beve un cocktail.  Una foto di per sé innocua se non fosse per l’immagine oscena a sfondo sessuale e una svastica sul braccio. "Perché mi date questa foto? Per quale motivo poi avete realizzato questi disegni? Lo sapete che questa è una svastica?" chiede lei ai giovani. La loro risposta però è evasiva.

"Più passa il tempo però e più trovo inaccettabile questo episodio. Non mi hanno aggredito, non hanno usato brutte parole, ma reputo pesante comunque quello che hanno fatto – dice Clementine – Sono qui a chiedermi se lo stesso avrebbero fatto con una donna bianca o se invece la foto mi è stata consegnata solo perché io sono di colore. Poi quella svastica, quel disegno a denigrare un volto femminile. Nelle nostre scuole ci si dà molto da fare ad insegnare ai giovani il rispetto delle donne, il rispetto degli altri, la lotta al razzismo ed anche al ritorno di abomini come il nazismo, ma il gesto dei due giovani, che mi parevano avere sui quindici anni, dimostra che c’è ancora tanto lavoro da fare".

Mi preoccupa tutto questo – confessa Clementine – ma anche a livello personale mi ha molto toccato questa vicenda, che può apparire come una piccola cosa, ma vi assicuro a viverla tanto piccola non è stata.Vorrei che il mio racconto e la mia denuncia (del fatto se ne stanno occupando anche i carabinieri, ndr ) tutto questo servisse per una riflessione; e vorrei che quei due giovani, se mai leggessero il mio sfogo, capissero la pesantezza delle loro azioni".

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