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Luca Parmitano è tornato nello spazio: lanciata la navicella Soyuz, inizia la missione Beyond

Luca Parmitano, astronauta catanese, colonnello dell’Aeronautica Militare, è partito per la Stazione Spaziale Internazionale dove nei prossimi duecento giorni condurrà decine di esperimenti prendendo i comandi della missione Beyond, “oltre”.
A cura di Davide Falcioni
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Luca Parmitano è tornato nello spazio. Alle 18 e 28 italiane – le 21 e 28 in Afghanistan – la navicella Soyuz MS-13 si è staccata da terra e nelle prossime sei ore porterà l'astronauta italiano, lo statunitense Andrew Morgan e il russo Alexander Skvortsov sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per Luca Parmitano, uno degli uomini di punta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), è dunque iniziata la missione Beyond, "Oltre", nella seconda parte della quale sarà al comando, primo italiano e terzo europeo a ricoprire questo ruolo. AstroLuca dovrà inoltre affrontare delle passeggiate spaziali ed eseguire esperimenti volti a preparare l'uomo ai lunghi viaggi verso Luna e Marte.

Per l'astronauta catanese, colonnello dell'Aeronautica Militare, si tratta della seconda esperienza in orbita. Nell'ambito della missione Beyond dell'ESA passerà quasi 200 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Da ottobre, quando l'attuale comandante Alexei Ovchinin rientrerà sulla Terra, sarà anche alla guida del laboratorio orbitante. Nei prossimi duecento giorni Luca Parmitano sarà protagonista di oltre cinquanta esperimenti, sei dei quali dell'Agenzia Spaziale Italiana. Si tratta di progetti di ricerca riguardanti molti temi, dagli effetti della microgravità sul corpo umano al modo in cui si potrebbero controllare dei robot durante future missioni sulla Luna. Nonostante la Stazione Spaziale Internazionale si trovi nell'orbita bassa terrestre, la Luna è nei pensieri di tutti i protagonisti della missione non solo perché il lancio è avvenuto il 20 luglio, nel cinquantesimo anniversario dello sbarco sul nostro satellite, ma anche perché il lavoro sulla ISS intende aprire la strada a viaggi in luoghi molto più lontani. Il nome della missione Beyond, “oltre” in inglese, vuole simboleggiare proprio questo.

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