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Lorenzo morto in piscina a 2 anni, l’autopsia: decesso per annegamento

I risultati dell’autopsia sul corpicino del piccolo Lorenzo condotta il bambino di 2 anni deceduto in piscina nella serata di lunedì a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, all’interno del giardino della villetta di famiglia. Il Pm ha dato il via libera alla riconsegna della salma ai parenti per i funerali.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Annegato nell’acqua della piscina di casa dove è accidentalmente caduto senza riuscire più a riemergere, così è morto tragicamente il piccolo Lorenzo Grilli, il bambino di 2 anni deceduto nella serata di lunedì a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, all’interno del giardino della villetta di famiglia. La conferma arriva dall’autopsia condotta ieri dal medico legale Davide Girolami, incaricato dell’esame post mortem dalla Procura abruzzese. I risultati finali dell’esame, durato circa 3 ore, saranno depositati dall'anatomo patologo i Tribunale entro sessanta giorni ma dalle prime notizie sarebbe confermato il quadro ricostruito dai carabinieri nell’immediatezza dei fatti. Sul corpicino del bimbo non saranno svolti altri esami. Lo stesso sostituto procuratore del tribunale di Pescara, Rosangela Di Stefano, titolare dell'inchiesta, infatti ha dato il via libera alla riconsegna della salma ai parenti per l’ultimo addio.

I funerali del piccolo Lorenzo

I funerali del bimbo si svolgeranno domani nella chiesa della collegiata di San Michele Arcangelo a Città Sant'Angelo, dove viveva. L’ultimo addio al piccolo Lorenzo domani pomeriggio alle ore 15 quando l’intera comunità locale si stringerà attorno ai genitori e ai familiari del bimbo. “Il dolore lancinante che oggi i familiari stanno provando è incommensurabile, noi come comunità intera dobbiamo far sentire forte il nostro abbraccio e la nostra vicinanza a quelle persone che oggi versano lacrime di disperazione, perché una comunità forte oggi fa questo” ha dichiarato il sindaco della cittadina abruzzese.

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L'indagine per omicidio colposo

I genitori del bambino intanto sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo ma come atto dovuto per svolgere gli esami. I carabinieri e la Procura dovranno cercare di stabilire se alla base dell’allontanamento del bimbo possa esserci una responsabilità dei parenti. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, la madre avrebbe perso di vista il piccolo per qualche attimo e, non trovandolo, l'ha cercato prima dai nonni al piano inferiore e poi all’esterno dove ha fatto la terribile scoperta.

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