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Covid 19

L’incidenza di casi Covid sta crollando in tutte le Regioni: la situazione negli ospedali

L’incidenza di casi Covid continua a calare sia a livello nazionale che nelle singole Regioni, mentre il tasso di occupazione dei posti letto in ospedale resta stabile. Le tabelle del monitoraggio Iss.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I nuovi casi di Covid-19 stanno crollando, settimana dopo settimana. A confermarlo è ancora una volta il puntualissimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, che ha diffuso la tabella degli indicatori decisionali, così chiamati perché decidevano i colori delle Regioni. Inutile dire che quell'impianto ormai non esiste più, ma incidenza e occupazione degli ospedali continuano a essere dei dati fondamentali per capire l'andamento della pandemia di Covid nel nostro Paese. Anche perché, come ha ricordato Draghi solo pochi giorni fa, la pandemia non è finita. L'incidenza, appunto, è ancora in calo e nettamente rispetto alle scorse settimane.

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L'incidenza di casi Covid nelle Regioni italiane

A livello nazionale il dato dell'incidenza è sceso a 458 casi ogni 100mila abitanti, dai 559 della scorsa settimana e dai 699 della precedente. insomma, la discesa è netta. Questa settimana, anche a livello regionale, non ci sono territori in cui il dato sale in controtendenza, come accaduto in passato. Tutte le Regioni hanno meno casi Covid rispetto alla settimana prima, anche se c'è chi ha un dato più alto: l'Abruzzo ha registrato 766,9 casi ogni 100mila abitanti – quasi il doppio della media nazionale –  seguito dal Molise con 621,8 e dall'Umbria con 602,8. In fondo alla classifica dell'incidenza, invece, troviamo il Piemonte con 349,0 casi ogni 100mila abitanti.

Quali Regioni hanno gli ospedali più occupati da pazienti Covid

Se l'incidenza continua a calare, la situazione negli ospedali resta stabile. Il dato a livello nazionale dei posti letto occupati in area medica è 12,6%, in terapia intensiva è 3,4%. Il Covid e i pazienti ricoverati a causa del virus sono ancora ben presenti negli ospedali, ma comunque il leggera flessione. In alcune Regioni, però, ci sono dei picchi che restano abbastanza allarmanti. È il caso dell'Umbria, ad esempio, che in area medica ha il 31,6% dei posti letto occupati da pazienti Covid, praticamente un posto su tre. Si tratta di un dato molto alto – quasi il triplo di quello nazionale – anche se relativamente isolato rispetto alle altre Regioni: la seconda per posti letto occupati in area medica è la Basilicata con il 23,2%. In terapia intensiva, invece, l'emergenza sembra essere generalmente rientrata: il dato più alto lo ha la Calabria con il 5,8% delle rianimazioni occupate da malati Covid.

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