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Lieto fine per Nina, la cagnolina senza volto ha trovato casa: “È meravigliosa anche così”

A un anno di distanza dal suo ritrovamento a Palermo, per la cagnolina Nina è arrivato il lieto fine: è stata adotta da Graziella Porro, la donna che già aveva deciso di prendersi cura di lei durante l’intera fase di cure a cui si è dovuto sottoporre l’animale. Una nuova operazione prettamente estetica non si farà per volontà della nuova padrona: “È meravigliosa anche così”
A cura di Antonio Palma
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La sua storia di stenti e violenza che l’aveva portata a sfigurarsi il volto per sfuggire a un padrone violento e brutale aveva colpito tutti, ora a un anno di distanza da quella terribile scoperta per la cagnolina Nina è arrivato il lieto fine: è stata adotta da Graziella Porro, la giornalista radiofonica che già aveva deciso di prendersi cura di lei durante l’intera fase di cure a cui si è dovuta sottoporre la cagnolina. La storia di Nina era emersa circa un anno fa quando i volontari dell'associazione "Felici nella coda" la ritrovarono tra le strade di Cinisi, nel Palermitano, col volto completamente sfigurato e in una pozza di sangue.

Secondo i volontari a provocarle quelle brutali ferite un cancello o una rete metallica attraverso i quali l’animale è scappato per sfuggire probabilmente a un padrone violento che le faceva patire la fame e la sete viste le sue condizioni. Grazie a una solidarietà diffusa che ha coinvolto decine di persone che hanno offerto il loro sostegno concreto con una raccolta fondi lanciata su Facebook, la cagnolina, ribattezzata Nina, è arrivata fino a Torino dove infine è stata sottoposta a una serie di interventi chirurgici alla clinica universitaria di Grugliasco, grazie all’associazione Dog's Emergency guidata proprio dalla giornalista.

L’operazione chirurgica finale, condotta nel febbraio scorso, si è conclusa nel migliore dei modi anche se la cagnolina ha dovuto sottoporsi a una lunga riabilitazione. Un percorso durante il quale Nina ha trovato al suo fianco Graziella Porro che infine ha deciso di adottarla. A raccontare il lieto fine è stato Salvatore Libero Barone, il volontario che trovò più di un anno fa la meticcia ferita. “Nina ha lottato per mesi, grazie a vet e volontari di Palermo e Provincia che hanno fatto di tutto per lei. Poi Nina è partita direzione Torino da Graziella che si è resa disponibile per uno stallo. Andava necessariamente eseguito, grazie a dei professionisti specialistici top, un delicatissimo intervento al nasino per scongiurare complicazioni cliniche, una su tutte le infezioni che sarebbero potute subentrare e mettere seriamente a rischio la piccola. Tutto bene, per fortuna” ha scritto il volontario, aggiungendo: “Oggi sarebbe tecnicamente possibile un secondo intervento di ricostruzione nasale, ma avrebbe un fine prettamente estetico, dunque non si farà per volontà insindacabile di super mamma Graziella e famiglia, secondo cui Nina è meravigliosa anche così. E noi condividiamo senza alcun dubbio”.

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